“Nessuna frizione con Ciacci, ha la nostra piena fiducia”, Signorino butta acqua sul fuoco

“Smentisco nella maniera più categorica ogni ipotesi di frizione da parte della Giunta, o da parte mia, nei confronti del commissario liquidatore di Messinambiente, Alessio Ciacci. Ciacci è stato voluto da questa Amministrazione alla guida di Messinambiente per le sue elevatissime e ampiamente riconosciute competenze nella programmazione e gestione dei servizi ambientali. Siamo certi che con lui il servizio di igiene pubblica a Messina potrà elevare il suo standard, giungendo a livelli di eccellenza e portando Messina in linea con le migliori esperienze di gestione del ciclo dei rifiuti. In questa prospettiva, la fiducia che tutta l’Amministrazione comunale ripone nell’operato di Ciacci è completa”. L’assessore al Bilancio Guido Signorino corre ai ripari prima di scatenare l’incidente diplomatico con il numero uno della partecipata che si occupa della raccolta rifiuti. Ad agitare le acque in questi ultimi giorni erano state alcune affermazioni del vicesindaco che non aveva celato un pizzico di “fastidio” per la questione del decreto ingiuntivo e del successivo pignoramento di Messinambiente nei confronti dell’Ato3. Un atto che risale al periodo del commissariamento targato Armando Di Maria e che però è stato dichiarato esecutivo lo scorso luglio, dunque durante la gestione Ciacci. In queste settimane ci sono state delle riunioni tra amministrazione, Ato e Messinambiente per trovare un punto d’accordo ed evitare di far pagare all’Ato3 le conseguenze pensantissime di un pignoramento da 6 milioni di euro. A quanto pare però Messinambiente, almeno nei giorni scorsi, non sembrava intenzionata a fare alcun passo indietro. E l’assessore Signorino, a precise domande sull’argomento, aveva parlato di un atto molto grave. Lo stesso aveva detto durante la riunione sindacale che si è tenuta a Palazzo Zanca venerdì pomeriggio. Parole che evidentemente non sono passate inosservate e che hanno costretto il vicesindaco a fare un passo indietro e a tagliare la miccia di quella che stava per diventare una bomba pronta a esplodere.

“Ciacci ha ereditato un’azienda allo sbando, che necessita di interventi strutturali fondamentali, e sta facendo un lavoro durissimo che conduce in piena autonomia, ma in costante raccordo con l’assessore all'ambiente, Daniele Ialacqua. Certamente i limiti entro cui agisce sono molto stringenti, dovendo conciliare la necessità di avviare azioni di tipo liquidatorio e quella di riorganizzare un servizio ed una macchina aziendale che richiedono investimenti ed interventi radicali in un contesto nel quale difficilmente superabili si rivelano i vincoli derivanti dal piano industriale vigente. L’Amministrazione ha conferito risorse miranti a regolarizzare alcune posizioni contributive ed ha individuato posizioni debitorie pregresse del Comune verso Messinambiente” scrive Signorino.

Poi ovviamente il passaggio legato proprio alla vicenda decreto ingiuntivo. “Ciacci ha ereditato azioni avviate dalla gestione precedente in maniera autonoma e nemmeno preventivamente comunicate, che complicano la vicenda e che creano disagio. Da tempo (e con una sensibile accelerazione nelle ultime settimane), completato l’esame congiunto delle posizioni debitorie e creditorie, l’azienda, il Comune ed Ato3 stanno lavorando in forte sinergia per individuare le migliori strade finalizzate ad accordi transattivi coerenti con le linee condivise con le aziende ed indicate dall’Amministrazione nel piano di riequilibrio finanziario dell’Ente, al fine di pervenire ad una risoluzione complessiva delle posizioni reciproche. Crediamo che nelle prossime settimane questi sforzi possano portare il loro frutto”. Dunque, stando a quanto scrive Signorino, non ci sarebbero problemi. Contrastanti però le voci che corrono tra i corridoi di Palazzo Zanca e soprattutto alcune esternazioni forse “scappate” all’assessore.

“In questo percorso il rapporto con Ciacci, che ha accolto la nostra proposta, condividendo le idee e lo spirito di cambiamento della giunta Accorinti, è quotidiano. È del tutto evidente che Ciacci gode della piena fiducia di tutta l’Amministrazione e che, alla vigilia dell’avvio della raccolta differenziata porta a porta in una parte significativa della città e del completamento dell’impiantistica cittadina, la sua azione è ritenuta da tutti noi preziosa ed insostituibile per il rilancio quantitativo e qualitativo del servizio e per il raggiungimento dell’obiettivo strategico che abbiamo condiviso all’inizio della nostra collaborazione: il passaggio di Messina dall’emergenza all’eccellenza nel campo dei rifiuti”.

Si chiude così la lunga nota firmata dal vicesindaco. Una nota chiarificatrice e forse necessaria per buttare acqua sul fuoco in un momento delicatissimo per il settore rifiuti.

Francesca Stornante