Erosione costiera a Galati, ancora ritardi. Cantali propone altre soluzioni

Due interventi previsti, uno da 200mila euro, l'altro da 736mila. Galati Marina li attende tempo per porre fine all'erosione che sta devastando il villaggio, ma per entrambi c'è ancora da attendere. Il primo è andato in gara la scorsa settimana ma si perderà ancora qualche giorno perché sono risultate alcune offerte anomale; per il secondo, utile per la parte a nord della scogliera radente, manca la verifica della valutazione d'impatto ambientale, richiesta all'assessorato regionale lo scorso 15 febbraio.

In attesa, il consigliere comunale Carlo Cantali chiede all'amministrazione comunale di attivare lo stato di emergenza, realizzando difese urgenti non solo con sabbia dunale, come fatto finora, ma anche con massi di pietra naturale. L'idea è anche quella di usare la sabbia da dragare al porto di Tremestieri e, nel frattempo, di usare quella che si trova sulla scogliera esistente a difesa delle Case Raciti e del campo di calcio. "In alternativa – conclude Cantali -, è possibile creare efficienti difese temporanee dall’azione dei marosi utilizzando contenitori MacTubes della Maccaferri, che vengono riempiti con materiale dragato (sabbia o limo), al fine di costituire argini atti a dissipare l’energia indotta dal moto ondoso".