Ente Fiera, arriva il nuovo commissario ad acta

All’Ente Fiera arriva un commissario. Tanti i nodi da sciogliere in una realtà sfaccettata ma diventata simbolo del fallimento di un’intera classe dirigente e di un modo di fare politica che ha lasciato solo macerie là dove c’erano tesori. Mentre i “restituenti” dell’ex Teatro in Fiera, come preferiscono definirsi, da un mese portano avanti iniziative di ogni genere che hanno riportato in vita una realtà in agonia, la Regione inizia a dare le prime risposte sulle sorti dell’Ente. L’assessore regionale Linda Vancheri che ha più volte incontrato i rappresentanti sindacali dei 13 dipendenti senza stipendi da oltre un anno e senza futuro, ha nominato un commissario che nei prossimi giorni s’insedierà negli uffici. Si chiama Maria Amoroso e si è già interessata di Ente porto in passato. E’un commissario ad acta, dovrà iniziare ad affrontare la problematica complessa che riguarda le carte dell’Ente, ma con ogni probabilità non dovrà occuparsi della liquidazione. L’intenzione del governatore Crocetta infatti e dello stesso assessore, alla luce anche dell’esame della famosa delibera di giugno con la quale la giunta Lombardo scioglieva l’Ente Fiera, tenendolo poi nascosto fino a ottobre, è quella di non procedere con lo scioglimento ma di andare in tutt’altra direzione. E’ stato lo stesso Presidente nella conferenza stampa del 31 dicembre a Palazzo Zanca a spiegare che lui avrebbe preferito puntare sulla Fiera piuttosto che liquidarla. Resta il nodo dei dipendenti che già nel corso del 2012 avevano individuato lo stesso percorso seguito dai lavoratori della Fiera del Mediterraneo di Palermo, confluiti nella Resais durante l’estate, con il pieno sostegno (anche economico) della giunta Lombardo. L’ipotesi che l’assessore Linda Vancheri sta studiando è proprio questa, trovare il modo per far confluire il personale messinese nella Resais e salvare anche l’Ente restituendolo alla vocazione originaria di Fiera Internazionale, indipendentemente dalla localizzazione della sede, che sarà comunque oggetto di dibattito. Intanto il primo tassello è stato inserito, con l’invio del commissario su una poltrona rimasta vuota per quattro mesi dopo le dimissioni di Fabio D’Amore.

Rosaria Brancato