Camper renziano in avvicinamento. Il “rottamatore” atteso in città per inizio novembre

Tanti “addetti ai lavori”, pochi i cittadini “normali” che per pura curiosità o perché magari interessati a trovare una vera alternativa politica, avrebbero potuto fare capolino oltre la soglia d’ingresso del Giardino Corallo. Dove ieri Nichi Vendola, leader nazionale di Sinistra e Libertà, ha "benedetto" la campagna elettorale di Giovanna Marano, la candidata alla presidenza della regione Sicilia di Sel, Fds, Idv, che ha però disertato l’incontro. Presente, invece, l’ex “corridore”, Claudio Fava, e altri rappresentanti delle liste in corsa per un seggio all’Ars. A non “bucare” l’appuntamento vendoliano, come detto, sono state soprattutto le varie anime della sinistra messinese, divisa, come a livello nazionale, tra militanti di Vendola, Bersani e Renzi. Sul fronte delle alleanze, tuttavia, la Sicilia rappresenta un’eccezione, data la congiunzione Pd-Udc (che tanto dispiacere ha causato a Vendola), che non rispecchia invece quanto sta avvenendo a livello nazionale: Bersani e Vendola viaggiano, almeno per adesso, nella stessa direzione, lasciando all’angolo Casini. Tornando in riva allo Stretto e all’incontro di ieri, a confondersi tra il pubblico del Giardino Corallo, anche qualche rappresentante della lista messinese dei Grillini (Alberto La Spada, Katia Bonanno), che certo non avranno apprezzato le riflessioni Vendola sugli “eccessi” verbali di Grillo «è più facile bestemmiare che analizzare i fatti», ha affermato il leader di SeL. Presenti, poi, i rottamatori messinesi, Alessandro Russo, presidente della V circoscrizione, e Francesco Quero, presidente della IV. I “renziani” fondatori del “Comitato Messina per Renzi”, insieme a Cangemi e D’Arrrigo, stanno scaldando i motori in vista delle prossime settimane, che si preannunciano tutte all’insegna della rottamazione. Il tam tam promosso per cercare di coinvolgere il maggior numero possibile di persone, è iniziato in modo deciso su Facebook. Attraverso la pagina ufficiale del comitato, i fondatori (i più “battaglieri” sono proprio Quero e Russo), avanzano riflessioni e forniscono spunti per accesi dibattiti virtuali, attingendo dalle “ultime ore” del panorama politico nazionale. Immancabile, oggi, il riferimento alla decisione di Walter Veltroni, di lasciare le poltrone dei palazzi e ritagliarsi un nuovo spazio all’interno del Pd, partito che intende continuare a “servire” in altra veste. Per i renziani, sebbene lo stesso Veltroni abbia inteso specificare che “non è l’anagrafe a fare la buona politica”, la decisione dell’ex segretario del Pd sarebbe da intendere come una prima ammissione di sconfitta della “vecchia politica” rispetto al vessillo della rottamazione. Per stabilire torti o ragioni, sarà necessario attendere le primarie del Partito democratico che si terranno a fine novembre. Una data particolarmente attesa anche a Messina, dove, sembra tra il 3 e il 4 novembre, la scena sarà tutta per Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze, che negli scorsi giorni ha toccato la sponda reggina dello Stretto per poi risalire in Puglia, tornerà nuovamente “giù” per non trascurare Messina. Per i suoi adepti si preannunciano dunque giorni di gran lavoro: sia in termini logisitco-organizzativi, (si pensa alla location più adatta per il comizio renziano, che non è escluso possa essere il palacultura) che di campagna informativo-mediatica. E’ anche da quest’ultima, infatti, che si determina il successo o l’insuccesso di un evento politico. Ecco perché, in attesa dell’arrivo del primo cittadino fiorentino, i componenti del Comitato, sembrano intenzionati ad iniziare una martellante comunicazione che dalle piazza virtuale del social network si sposti nelle piazze reali, con gazebi e banchetti informativi. Al di là delle simpatie o delle antipatie verso il rottamatore, la sensazione è che anche dalle nostre parti, Renzi, che pure giungerà in Sicilia per questioni “extra elettorali”, sarà in grado di generare, molto più di quanto non fatto finora dai candidati alla presidenza e all’Ars, quella “mobilitazione popolare” stimolata anche solo dalla curiosità di ascoltare dal vivo uno dei personaggi di spicco del panorama politico nazionale. L’unica eccezione, con riferimento alla campagna elettorale in corso, che Messina sembra però stare accogliendo nel torpore generale, è stata rappresentata da Beppe Grillo, capace di riempire piazza Duomo. Una “magia” resa possibile, non solo, o meglio non soltanto dal senso di disaffezione dei cittadini nei confronti della politica “tradizionale”, ma frutto anche da una architettura mediatico-comunicativa che, senza giudicarne i contenuti (più o meno condivisibili), si dimostra in grado di scuotere l’interesse generale. La medesima capacità, come conferma anche la decisione dei “piani alti” del Pd messinese di “scoraggiare” ogni iniziativa del Comitato fino alla chiusura della campagna elettorale, sembra poter essere “sprigionata” da quel piccolo camper parcheggiato di volta in volta sui marciapiedi di mezza Italia. Sarà così anche in riva allo Stretto? Non “Adesso”, ma tra qualche settimane lo vedremo. (EDP.)