Operaio di Messinambiente minaccia di gettarsi dal cornicione del Comune

Sale la tensione in casa Messinambiente. Stamani si è tenuto il sit-in di protesta di fronte alla sede dell’Ato3, organizzato da Cgil e Uil. Il commissario dell’Ato, però, non ha voluto ricevere una rappresentanza dei lavoratori, garantendo però un incontro per lunedì mattina. Ciò non è bastato a operai e sindacati, che continuano a chiedere la revoca del bando. La protesta si è così spostata a Palazzo Zanca, dove è degenerata. Mentre i lavoratori accompagnati dai segretari generali di Fp e Uiltrasporti Messina, Clara Crocè e Silvio Lasagni, occupavano pacificamente le stanze della segreteria del sindaco, un lavoratore fortemente esasperato dalla situazione si è arrampicato su un cornicione minacciando gesti estremi (nella foto). E’ stato poi riportato a più miti consigli da polizia e vigili urbani. Il protagonista della eclatante protesta non è nuovo a simili gesti: si chiama Mario Crottogini, operaio di Messinambiente ma anche consigliere della prima Circoscrizione eletto nelle fila del Pd. Nel novembre 2008, per dirne una, portò la sua auto di fronte al cimitero di Larderia con sopra il tettuccio una bara e dei cartelli, per protestare contro la mancanza di loculi del cimitero. Tornando al caso Messinambiente, Fp Cgil e Uil Trasporti, all'indomani del voto referendario col quale i cittadini hanno sostanzialemnte detto no all'affidamento a privati dei servizi di pubblica utilità come l'acqua, avevano chiesto già nei giorni scorso al sindaco Buzzanca e a Ruggeri di trarne le opportune conseguienze ritirando il bando. Alla mancata risposta da parte di Comune e Ato i lavoratori, 80 dei quali appena qualche giorno fa sono stati reintegrati in azienda dal Giudice del lavoro, hanno indetto per oggi una manifestazione di protesta, conclusasi però con un nulla di fatto. Lunedì Ruggeri incontrerà tutti i sindacati ma a tavoli separati. Un classico, ormai, anche questo. (foto Dino Sturiale)