Confiscati beni per 25 milioni di euro all’imprenditore milazzese, Vincenzo Pergolizzi

A due anni dal sequestro sono stati confiscati beni per 25 milioni di euro appartenuti all’imprenditore edile milazzese Vincenzo Pergolizzi, 59 anni. L’uomo ritenuto vicino alle famiglie mafiose dei Cappello di Catania e dei Foti di Barcellona. Il provvedimento, che prevede anche la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per quattro anni, è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina su richiesta del sostituto procuratore della Dda Vito Di Giorgio. Si tratta della più cospicua confisca di beni mai eseguita in provincia di Messina. Il primo sequestro fu effettuato nel novembre 2010 al quale pochi mesi dopo fece seguito il secondo. In base agli accertamenti eseguiti dai Carabinieri furono scoperti i collegamenti tra Pergolizzi, già all’epoca personaggio molto noto alle forze dell’ordine, ed esponenti di rilievo della criminalità organizzata di Catania, Messina e Barcellona. L’imprenditore edile, attraverso società a lui direttamente o indirettamente riconducibili, grazie ai rapporti con Salvatore Cappello e Carmelo Vito Foti è riuscito a guadagnarsi una importante fetta di mercato, alterando i normali meccanismi della concorrenza ed acquisendo ingenti vantaggi economici. La confisca ha riguardato tre imprese edili, una operante nel settore della panificazione, sei abitazioni, 14 automezzi, tra cui una Cadillac Escalate, una Jaguar ed una imbarcazione di oltre 20 metri.