Tirrenoambiente, l’ad Antonioli arrestato per mazzette all’assessorato regionale

L’amministratore delegato di Tirreno Ambiente, il novarese Giuseppe Antonioli, è stato arrestato con altre tre persone nell’ambito di una inchiesta della Procura di Palermo sull’Assessorato regionale all’Ambiente.

L’indagine della Polizia documenta alcune irregolaritá nell’ambito della gestione della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, in particolare nel rilascio di concessioni e nell’elaborazione dei piani operativi relativi agli impianti di smaltimento siciliani. In manette anche gli agrigentini Calogero e Nicolò Sodano della SoAmbiente e il catanese Domenico Proto della Oikos di Motta Sant’Anastasia.

Il funzionario, monitorato dagli investigatori sin dal 2011, è invece Gianfranco Cannova. E’ accusato di aver ricevuto denaro e favori in cambio di controlli più morbidi sul funzionamento dei siti di smaltimento, così da consentire agli impianti di ottenere certificazioni e autorizzazioni.

A coordinare l’inchiesta è stato il procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci.