Estorsione ai cantieri Palumbo: indagati tre sindacalisti

Una tegola pesantissima quella che si è abbattuta sul capo della Cisl di Messina. Dei sindacalisti avrebbero intascato mazzette da un imprenditore per non fomentare i lavoratori a scioperare. Un’accusa grave che viene oggi contestata dalla Procura a tre sindacalisti nell’ambito dell’inchiesta sulle estorsioni ai cantieri Palumbo. Il sostituto procuratore Maria Pellegrino, dopo mesi di indagini ha iscritto nel registro degli indagati il sindacalista della Cisl di Messina, Vincenzo Cambria, e quelli della Rsu Leonardo Miraglia e Giovanni Schepis con l’accusa di aver estorto denaro all’imprenditore Antonio Palumbo. Secondo l’accusa, infatti, Cambria, Miraglia e Schepis avrebbero costretto l’amministratore unico dei cantieri Palumbo a corrispondere loro delle mazzette per tenere a bada i lavoratori. In un caso, risalente al 15 aprile 2010, avrebbero ottenuto 1500 euro per impedire il blocco dell’attività da parte delle maestranze. Secondo la Procura i tre sindacalisti prima alimentavano le proteste, portavano avanti questioni legate all’attività lavorativa degli operai e poi si rivolgevano a Palumbo per ottenere tangenti e calmare gli animi esasperati delle maestranze. Oggi però Cambria si è detto completamente estraneo ai fatti contestati e ha chiesto al sostituto procuratore, Maria Pellegrino, di essere sentito al più presto. Il segretario Generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, ricorda il ruolo svolto dal sindacato in questi anni: “per far ripartire i cantieri navali nella zona falcata affidandoli a un imprenditore vero del settore e osteggiando tutti gli speculatori che hanno portato al fallimento della Smeb e volevano condizionare lo sviluppo per favorire interessi non chiari in quell’area. La Cisl – conclude Genovese – si augura che “l’amico Cambria faccia chiarezza per la sua serenità, per la sua famiglia e per l’immagine dell’organizzazione sindacale che rappresenta”.

Correlato in basso un articolo in cui Antonio Palumbo già tre anni fa denunciava gli effetti negativi delle tensioni sindacali sulle condizioni operative dell’azienda