La politica accende i riflettori sul caso Rodriquez, in campo Genovese e Ballistreri

Sul caso Rodriquez si accendono i riflettori della politica cittadina. Poche settimane fa la notizia dell’assorbimento del marchio Rodriquez in Intermarine spa, la società con sede a Sarzana, in Liguria, che fa capo al Gruppo Immsi presieduto da Roberto Colaninno. Messina ha così detto addio ad uno dei suoi simboli storici. Poi la protesta dei 14 dipendenti che da quattro anni sono in cassa integrazione senza capire perché sia toccato sempre e solo a loro quando invece doveva essere un provvedimento temporaneo e a rotazione per tutto il personale. Subito dopo la reazione dei sindacati interni ai cantieri navali che hanno preso posizione difendendo a spada tratta l’azienda dagli attacchi. Adesso in campo scende la politica che, forse un po’ in ritardo, si è resa conto dell’ennesimo scippo che potrebbe subire la città.

A dire la sua è il deputato nazionale del Partito Democratico Francantonio Genovese che pretende chiarezza dal gruppo Rodriquez per evitare quello che definisce l’ennesimo caso Messina. L’onorevole Genovese fa partire la sua riflessione proprio dal dramma che riguarda i dipendenti. “La sorte incerta dei suoi dipendenti, in cassa integrazione ormai da quattro anni, e dell’attività tutta, merita attenzione ed un intervento che non può essere più rinviato. L’utilizzo di ammortizzatori sociali, è divenuto, per i lavoratori messinesi, un tunnel senza uscita; una soluzione che sarebbe dovuta essere transitoria e di accompagnamento, per la sua stessa natura, si è trasformata in uno status quo di dubbia valenza giuslavorista e di sicura inopportunità etica. Lasciare famiglie nell’incertezza, un’incertezza protratta per anni, rappresenta un lento stillicidio che paralizza le sorti di chi si trova coinvolto e, conseguentemente, paralizza le sorti di un intero sistema aziendale, gestionale ed economico”.

Da qui la richiesta di un chiarimento che nessuno può più aspettare. “La Rodriquez ha il dovere di dare delle risposte; deve fare chiarezza, lo deve ai lavoratori in cassa integrazione, lo deve a tutta la realtà d’impresa che teme per le sorti dell’intero stabilimento cittadino. E’, in genere, troppo facile parlare di “lavoratori” come categoria astratta ed impersonale; è semplice dire che “sono in cassa integrazione”, ciascuno di “quei lavoratori” è una storia, ha un nome ed un cognome, ha necessità, speranze, intenti, diritti e doveri. Semplificare è la tendenza attuale, quando ci si trova innanzi a situazioni di difficile soluzione. Chiediamo che l’Azienda intervenga su quello che non vorremmo diventi “l’ennesimo caso Messina”. E’ necessario che la Rodriquez, nelle sue componenti dirigenziali, si pronunci sugli intenti; solo allora si potrà porre in essere una pianificazione concertata e congiunta, che permetta all’Azienda di garantire i suoi dipendenti, ed alla città di non vedere estinta un’altra delle sue storiche roccaforti d’impresa”.

Una presa di posizione che dovrebbe spingere il gruppo Rodriquez a delle valutazioni per fornire quantomeno un appiglio di speranza ai lavoratori e all’intera città che non vuole perdere i suoi cantieri storici.

Anche Maurizio Ballistreri, segretario provinciale del Psi è intervenuto sul caso Rodriquez giudicando in modo molto negativo l’indifferenza generale della politica e le divisioni sindacali che certamente non fanno bene ai lavoratori. Secondo Ballistreri “si sta operando un nuovo scippo per la nostra città di una delle residue presenze imprenditoriali di prestigio, come è avvenuto per la Birra Messina, in un settore strategico qual è quello della cantieristica navale, strettamente legato alla principale risorsa naturale, il mare, su cui investire per il rilancio di Messina. L’operazione di fusione per incorporazione in Intermarine Spa del Gruppo Colannino, può essere eccepita da chi ha titolarità su quell’area che non può essere distratta per altre attività”. (Francesca Stornante)