Sel “bacchetta” l’amministrazione, Gioveni ammonisce i Dirigenti scolastici

Dopo la spaccatura in campagna elettorale e la nomina di un garante a seguito alle dimissione del segretario provinciale, Sel ha ritrovato l’unità decidendo di appoggiare e sostenere il Sindaco Renato Accorinti e la sua amministrazione che da tre mesi regge le sorti di Palazzo Zanca. Appoggio e sostegno che però non significano assenza di critica. Sel Messina ha infatti seguito con attenzione uno dei temi caldi che hanno tenuto banco in queste settimane: la vicenda del servizio mensa nelle scuole. E proprio su questa tematica arriva la prima “bacchettata”.

Consapevoli che l’amministrazione si trova a gestire un'emergenza determinata dalla mancanza di fondi necessari alla normale prosecuzione del servizio e che quelli attualmente disponibili, previsti nel bilancio, possono assicurare il servizio solo per qualche settimana, gli esponenti messinesi di Sinistra, Ecologia e Libertà contestano l’ipotesi di percorrere la strada di una non bene definita "autogestione" da parte delle scuole.

A parlare è il garante Francesco Alparone che reputa questa “soluzione non adeguata per tutta una serie di motivi, primo fra tutti la questione occupazionale, in quanto sono a rischio più di 100 posti di lavoro tra le maestranze attualmente impiegate nella ditta di ristorazione e verrebbero a mancare anche i presupposti per il mantenimento di un adeguato numero di ore di lavoro per il personale docente e non docente in quanto sarebbe seriamente a rischio il cosiddetto "tempo pieno".

A questo si aggiunge il fatto che un'autogestione, di cui non si conoscono esattamente i termini e il ruolo di coordinamento del Comune, rischia di mettere in discussione quella parità di trattamento che invece deve essere alla base delle convivenza tra i bambini”.

Sel Messina, sulla scia di quanto già fatto anche dai sindacati, chiede al Sindaco Accorinti ed alla sua giunta l'immediata convocazione di un tavolo con tutte le parti coinvolte (sindacati, famiglie, presidi, rappresentanti delle aziende) nella gestione del servizio per trovare la migliore soluzione possibile per assicurare una proroga del servizio attuale stornando, per quanto possibile, le somme necessarie da altri capitoli di spesa del bilancio comunale.

Se da un lato c’è chi contesta il Comune, dall’altro c’è anche chi ammonisce i Dirigenti scolastici. Il consigliere comunale Libero Gioveni stigmatizza, infatti, l'ancora poca chiarezza e un leggero immobilismo da parte di alcuni dirigenti scolastici in merito alla proposta dell'assessore Panarello di adottare la soluzione provvisoria dell'autogestione.

“In particolare nelle scuole periferiche dove purtroppo si tocca con mano la povertà e risulta elevato il disagio sociale, fa rabbrividire sentire dire da qualche mamma che il proprio figlio col servizio mensa avrebbe avuto garantito finalmente un pasto caldo, l'inerzia che al momento vige non può che risultare deleteria. Allo stesso modo, anche per le famiglie che fortunatamente vivono in condizioni economiche migliori, il servizio diventava prezioso per quelle mamme lavoratrici che oggi invece si trovano costrette a lasciare il lavoro o a fare i salti mortali per conciliare i propri orari con quelli di uscita da scuola dei propri ragazzi” scrive il consigliere nella sua nota.

L'ulteriore idea alternativa del "pranzo a sacco" invece, secondo l'esponente Udc, non può essere tenuta in considerazione se non in via eccezionale per qualche giorno, in quanto ritenuto poco salutare nei quasi certi controlli del servizio di Medicina scolastica. Dunque, alla luce della sempre più incerta situazione regnante, Gioveni auspica da parte dell'assessore Panarello la convocazione urgente di tutti i dirigenti scolastici interessati e delle categorie sindacali per il definitivo avvio del servizio di refezione scolastica autogestita, che certamente potrà lenire gli enormi disagi a cui tante famiglie al momento stanno andando incontro.

In realtà però l’assessore alla Pubblica Istruzione Patrizia Panarello sta continuando il suo “tour” nelle scuole per incontrare i Dirigenti scolastici e stabilire in che modo questo servizio potrà decollare. La certezza è che serve una soluzione tampone almeno fino a gennaio o febbraio, in modo tale da avere entro quei mesi il bilancio comunale che aprirà la strada ad una nuova gara d’appalto per tornare ad avere il servizio mensa come negli anni scorsi.