Sigilli ai gazebo di Natale. Intanto Zuccarello presenta un esposto

E' scattato ieri sera, alla fine dei controlli, il provvedimento di sequestro al mercatino di Natale. A porre i sigilli sono stati gli agenti di Polizia Municipale, dopo le verifiche effettuate appunto nella giornata di ieri. Alla fine, gli agenti hanno operato il sequestro, controfirmato dal gip Giovanni De Marco. Il mercatino sarebbe infatti abusivo. A quanto pare la magistratura condivide i molti dubbi, sollevati da più parti, sulla irregolarità della concessione da parte di Palazzo Zanca, e sulla legittimità di alcuni standisti in particolare. Le ipotesi di reato sono di occupazione abusiva di suolo pubblico, falso in autocertificazione e truffa, contestata ad Antonio Corona, rappresentante legale dell'associazione Messina che lavora. L'indagine, che sembra il sigillo alla boutade di Natale, potrebbe avere ulteriori sviluppi, visto che si conta un indagato e che il nodo da sciogliere è proprio la concessione rilasciata dagli uffici comunali. In pratica la magistratura contesta a Corona di aver "spacciato" per Onlus l'associazione, che non era più attiva dall'inizio dell'anno. Così facendo, ha usufruito dell'esenzione dalla Copas, la tassa sul suolo pubblico da versare alle casse comunali. E lo ha fatto prima del 17 dicembre, data di revoca in autotutela della delibera per la concessione dei mercatini, e dopo il 20 dicembre, data della nuova concessione. In più, i 27 stand di Messina Lavora hanno occupato 400 metri quadri di via Largo San Giacomo, mentre il Comune aveva concessi soltanto 40 metri quadri. Un caso di abusivismo che il nostro giornale ha denunciato spesso, occupandosi del caso. Più di una, comunque, le denunce pervenute alla magistratura sul caso. Tra queste, quella del capogruppo dei Progressisti democratici.

"L’Amministrazione comunale non sta operando a tutela della collettività ma ad esclusivo interesse di una singola Associazione perché dare una concessione a titolo gratuito per lo svolgimento di attività commerciale e non di beneficenza rappresenta un danno non indifferente per l'erario comunale già abbastanza in crisi. Oltretutto sembra che si tenda a coprire associazioni che non sono Onlus e che infatti hanno realizzato un vero e proprio mercato con vendita di prodotti vari. Dove vanno a finire questi soldi? Il ricavato a quale ente di beneficenza verrà donato? I vari operatori di vendita per nome e per conto di chi vendono i prodotti? Che costi hanno sostenuto tali operatori per istallarsi sotto i gazebo?Rilasciano regolare ricevuta fiscale o no?"

Si chiude così il lungo documento di denuncia che il consigliere Daniele Zuccarello ha fatto recapitare al Sindaco Accorinti, al Prefetto Trotta, all'assessore al Patrimonio Signorino, al Dipartimento comunale Patrimonio, alla Guardia di Finanza e al Comando della Polizia Municipale. Un documento che arriva dopo settimane di segnalazioni e denunce che il capogruppo dei Progressisti Democratici ha fatto sulla vicenda del mercatino natalizio che ormai da prima del giorno dell'Immacolata anima le vie limitrofe di piazza Duomo. L'agguerritissimo Zuccarello fin dal primo giorno ha provato a portare alla luce tutte le stranezze e le irregolarità di un iter che in corso d'opera è stato cambiato infinite volte e che ha costretto l'amministrazione comunale a ritirare una delibera e annullare l'iniziativa, salvo poi optare per una soluzione tampone che però lascia ancora molti dubbi.

Per tutti questi motivi Zuccarello ha raccolto i suoi dubbi nell’esposto. Ripercorre le tappe della vicenda fin dall’inizio e chiede alle autorità competenti di chiarire una volta per tutte se sono stati commessi errori. Di sicuro c’è la confusione che si è scatenata.

Francesca Stornante