Ancora nessun atto per la commissione Bilancio, i consiglieri dicono basta: “La giunta si assuma le sue responsabilità”

I consiglieri comunali non ci stanno più. E adesso metteranno tutto nero su bianco in una missiva che sarà recapitata sul tavolo del vicesindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino e che servirà per mettere in chiaro che i consiglieri non hanno più intenzione di rincorrere gli atti finanziari, di votare documenti di vitale importanza senza avere il tempo di esaminarli, di sottoporsi a estenuanti maratone per poi votare all’ultimo secondo, di trascorrere il capodanno in aula consiliare. Un ritornello che in realtà è risuonato spesso tra gli scranni di Palazzo Zanca ma che ora sembra avere un significato diverso perché diverso è il clima che dopo gettonopoli si respira tra i corridoi del Comune. Fino ad oggi, nonostante i ritardi cronici con cui l’amministrazione Accorinti ha portato in aula i documenti finanziari, nonostante le promesse non mantenute sul fatto che i bilanci sarebbero stati presentati nei tempi giusti, il consiglio comunale alla fine ha sempre esitato gli atti sostanziosi. Adesso però il calendario fa paura perché manca solo un mese per chiudere l’anno e ad oggi si devono approvare il bilancio consuntivo 2014, il bilancio di previsione 2015, il bilancio triennale 2015-2017, la nuova rimodulazione del Piano di riequilibrio, il Piano Aro, la Multiservizi, gli atti per il passaggio di Ato3 e Messinambiente Amam e i relativi contratti di servizio. Nonostante questo lungo elenco pero oggi la commissione Bilancio si è ritrovata senza nessun atto da discutere ed esitare. Niente di niente. Una situazione che ha fatto sbottare i componenti della commissione presieduta da Carlo Abbate, tutti stanchi per un modus operandi che evidentemente è diventato prassi e strategia politica, tutti pronti a dire basta perché l’aula in questo modo non si sente più nelle condizioni di lavorare serenamente su atti che necessitano attenzione, studio e analisi approfondita.

La commissione, su richiesta del consigliere Udc Franco Mondello, ha deciso che scriverà una nota al vicesindaco per richiamare l’amministrazione alle proprie responsabilità, in modo da mettere in chiaro una volta per tutte che non basta più manifestare sdegno e disapprovazione ma bisogna far presente in modo ufficiale che la commissione non è più in grado di agire nei tempi giusti perché gli atti non ci sono. Dure prese di posizione da parte di quasi tutti i membri della commissione, da Nino Carreri che ha messo la lente d’ingrandimento sulla misteriosa operazione Amam-Multiservizi, al consigliere Pd Nicola Cucinotta che ha fatto i conti con il calendario alla mano facendo presente che restano quattro giorni utili di sedute ordinarie per la commissione bilancio e di certo non basteranno per smaltire tutta la mole di lavoro che al momento però si vede solo all’orizzonte. Giusppe Santalco ha stigmatizzato il modo in cui ha continuato a operare l’amministrazione in questo 2015, nonostante gli impegni che si era assunta sul fronte dei documenti finanziari, Daniela Faranda ha ricordato che questo stallo sta comportando l’impossibilità di spendere anche solo un centesimo, perché senza bilanci approvati non si può muovere un soldo. Nina Lo Presti ha messo invece in luce le difficoltà che prescindono l’assenza dei documenti finanziari, cioè tutti quegli interrogativi legati ai vari provvedimenti, uno su tutti il riaccertamento dei residui che l’amministrazione ha fatto prima dell’approvazione del consuntivo, sui quali i consiglieri hanno già chiesto chiarimenti senza però ricevere risposta. Per questi motivi la Lo Presti ha chiesto al presidente Abbate di calendarizzare comunque la presenza in aula del vicesindaco Signorino per sviscerare e discutere tutti i temi legati a bilanci e riequilibrio a prescindere da quando i documenti arriveranno in aula perché comunque a quel punto non ci sarà il tempo neanche di sfogliare gli atti.

La commissione bilancio ha deciso dunque di dire basta. Adesso la palla passa a Signorino e all’amministrazione anche se, comunque, alla fine si dovrà agire in zona Cesarini.

Francesca Stornante