Emergenza idrica finita. Ma ora bisogna lavorare perché in futuro non si ripeta

Circa 1200 litri al secondo, la stessa quantità che giungeva in città fino al 24 ottobre, giorno della frana di Calatabiano. Finalmente l’acqua in tutte le case e la fine di un’emergenza durata troppo a lungo. Se parte della città ne ha risentito poco, grazie ai 600 litri provenienti da Alcantara, Santissima e pozzi, c’era un’altra parte di cittadini disperati, costretti a rifornirsi dalle autobotti.

Spenta anche l’eco dell’ordinanza sindacale emessa sabato sera, che ha interdetto l’uso dell’acqua ai fini potabili. Lo scopo è solo precauzionale perché devono essere eseguite le analisi di rito sull’acqua immessa nuovamente dall’acquedotto del Fiumefreddo. Anche questo problema non sarà più tale a partire dalle 12 di domani. Il sindaco, in ogni caso, ha consigliato “alla popolazione che ha fruito di forniture idriche da autobotti non sanificate di provvedere opportunamente alla bonifica dei serbatoi”.

E’ bene ricordare, comunque, che quella attuale è una soluzione temporanea. La definitiva sarà realizzata solo dopo la messa in sicurezza del versante in frana e non sarà l’unico intervento da mettere in atto. Lo stato di emergenza idrica per la città di Messina ha una durata di sei mesi e sono stati stanziati tre milioni (due dallo Stato e uno dalla Regione). Mezzo è stato già impiegato dall’Amam per attuare la soluzione temporanea, la parte restante dovrà servire a valutare interventi simili anche in altre parti a rischio della condotta che da Fiumefreddo giunge fino a Messina ed al miglioramento della rete idrica cittadina. Senza dimenticare la necessità di riparare la condotta dell’Alcantara, al momento in funzione grazie al bypass di Forza d’Agrò ma interrotta ad Alì e Santa Margherita.

Anche per oggi, visto il quasi totale azzeramento delle richieste di approvvigionamento presso i punti fissi per il graduale ritorno dell'acqua corrente nel circuito di distribuzione cittadino, rimarranno attivi solo quelli presso l'Autoparco Municipale di Via Bonino e presso l'Amam di Viale Giostra.

Restano comunque attivi i numeri telefonici che il Centro di Coordinamento ha utilizzato per la ricezione delle richieste della cittadinanza: Soggetti deboli 0902985454 (è possibile richiedere anche l'invio a domicilio di acqua potabile in bottiglia); Altri 0902985455 (privati scuole ecc.); Fax 0902985442; e-mail emergenzaidricamessina.matmez@protezionecivilesicilia.it