Cronaca

Messina, addio al clochard Giuseppe Panebianco: “Morto attorniato da chi gli ha voluto bene”

MESSINA – Messina dice addio a uno dei clochard, o senza fissa dimora, più celebri della città: Giuseppe Panebianco. Cuffie colorate in testa, difficile non averlo mai incontrato per strada o su qualche panchina, tanto d’estate quanto d’inverno. L’uomo ha accusato un malore dopo aver consumato la cena a Casa Aurelio, in via Emilia, e nonostante l’intervento del 118 è deceduto nella serata di ieri.
“Giuseppe ha chiuso gli occhi attorniato da persone che gli hanno voluto bene, che lo hanno accudito rispettando la scelta di vivere in strada e di andare a consumare un pasto o fare una doccia quando lui riteneva opportuno”, ha raccontato frate Giuseppe Maggiore sul sito “Il Sycomoro”, primo quotidiano di ispirazione cristiana e francescana in Sicilia.

“Chiesa e associazioni non stanno a guardare”

“La morte di Giuseppe in casa di accoglienza – prosegue frate Maggiore – è la dimostrazione che le associazioni, i servizi sociali, la Chiesa non stanno a guardare ma nel silenzio accolgono, rispettano e soprattutto amano, perché è l’amore verso l’altro che fa la differenza. Tutto il resto serve solo a strumentalizzare, a puntare il dito, a denigrare e ad infangare ciò che piano piano nel bene o nel male si sta costruendo da anni”.