sanità

Messina. “All’ospedale Papardo attese troppo lunghe per un esame istologico”

MESSINA – Ci scrive una nostra lettrice per “fare conoscere a tutta la popolazione del territorio regionale” quella che definisce “una grave situazione esistente da diverso tempo all’ospedale Papardo di Messina”. “Purtroppo – esordisce – abbiamo avuto esperienza presso la struttura, in quanto mia madre è stata sottoposta a esami istologici per un tumore sospetto al polmone. In tutta Italia, lo stesso esame diagnostico di broncoscopia viene consegnato nel tempo massimo di tre settimane, ma non è cosi all’ospedale Papardo, dove non sono previsti limiti di tempo data la carenza del personale presente al reparto istologico. Noi abbiamo aspettato un mese esatto, dopo innumerevoli chiamate al reparto, suppliche per avere in tempi brevi l’esito della broncoscopia, servite a nulla date le problematiche presenti nel reparto”.

“Reparto sottorganico, qualità del servizio non assicurata”

“La carenza del personale non è recente – continua la nostra lettrice – si ripercuote da oltre un anno, con un reparto sottorganico, dove gli stessi lavoratori si lamentano per la mole di lavoro che si accumula di giorno in giorno. Un reparto di vitale importanza, per i malati oncologici dell’intera provincia di Messina e anche regionali, che accedono per una diagnosi di tumore. Non è possibile che un reparto sia sottorganico e non sia assicurata la qualità di un servizio sanitario con tempistiche di esito critiche e fuori dai regimi sanitari. Un esito tempestivo di un istologico è di assoluta importanza per l’evolversi della malattia e lo stato di salute dei pazienti. L’articolo della Costituzione Italiana che tutela la salute dei cittadini resta solo scritto, non applicato. Ma siamo al Sud dove le infrastrutture, i servizi e la sanità sono carenti. Ho effettuato segnalazione alla Regione e al sindaco di Messina ma non mi hanno risposto, malgrado sia necessario un intervento”, è l’amaro sfogo finale della nostra lettrice.

Siamo disponibili a confrontarci con i vertici dell’ospedale, in uno spirito costruttivo, e continueremo a sollevare i temi legati alle emergenze sanitarie.