Alluvione, contro l’ordinanza della “vergogna” un consiglio straordinario congiunto Comune -Provincia

Uno schiaffo morale, uno sgarbo alla memoria di quelle 37 persone, donne, uomini, ma soprattutto bambini, che nel fango di Giampilieri, in mezzo alla strada o tra le mura domestiche hanno perso la vita. Un’ordinanza “sbagliata”, ma solo per Messina, non di certo per Roma, dove adesso tutti prendono le distanza dal governo “amico”. Una distanza che diventata abissale tra Messina e quei parlamentari che tra i banchi del parlamento dovrebbero farne gli interessi. Arriva poi il momento delle reazioni, delle dichiarazioni, delle prese di posizioni, forse inevitabili, forse da copione, per far vedere che invece tutti sono presenti e le sorti della città le hanno a cuore.
Serve una reazione, quella che nessuno ai “piani alti” ha avuto. E si parte, come sempre, dalla “base”, dal territorio, dai cittadini che a gran voce chiedono almeno ai propri rappresentanti locali una scossa, che per il capogruppo del Pd alla Provincia, Pippo Rao, potrebbe “materializzarsi” nella convocazione di un consiglio straordinario congiunto, tra Palazzo Zanca e Palazzo dei Leoni. La richiesta è stata ufficialmente formulata ai presidenti dei rispettivi organismi, Pippo Previti e Salvino Fiore, affinché quest’ultimi invitino il sindaco Buzzanca e il presidente Ricevuto a prendere ufficialmente posizione rispetto ad un esecutivo “amico” ma, scrive Rao, nemico del nostro territorio.
Per il rappresentante del Pd è arrivato il momento di avere uno scatto d’orgoglio: «Basta con gli annunci mediatici e le promesse dei loro amici al governo, basta con il prendere tempo invocando responsabilità varie e sempre di “altri”. Siano loro a capeggiare la rivolta civile, politica, pacifica ma ferma e decisa contro chi dopo essere venuto a fare passerelle nella immediatezza dei disastri si è dimenticato dei morti e delle tragedie dei nostri territori, catalogando la nostra gente “figli di un Dio minore” rispetto ad altre esigenze quasi sempre nel nord del paese. E se non saranno capaci od avranno titubanze, abbiano almeno il coraggio di rimettere il mandato, di consegnare le loro fasce al Presidente della Repubblica».
Il Capogruppo del Partito democratico, tra l’altro riproporrà in settimana l’organizzazione della manifestazione istituzionale a Roma di fronte alla sede del Governo, con la convocazione dei Consigli dei Comuni interessati dai fenomeni alluvionali e di dissesto idrogeologico della nostra Provincia, con la partecipazione dei comitati locali e dei cittadini, così come si stava facendo circa un mese addietro ed in modo bipartisan, tranne che poi sospendere il tutto (anche per non rompere il fronte comune) «per le solite rassicurazioni bugiarde e strumentali che nel frattempo erano arrivate dai soliti amici del governo nazionale». (EDP)