Coronavirus

Messina. Assembramenti, chiusi due lidi e una pizzeria

Sabato notte sospensione delle attività per due lidi dove erano in corso intrattenimenti danzanti e di un esercizio di vicinato che, nonostante l’assenza di autorizzazione alla somministrazione di cibi e bevande e di occupazione di suolo pubblico, aveva impiantato una pizzeria sulla strada.

“Le attività – ha evidenziato l’assessore Dafne Musolino – sono state coordinate dal comandante vicario della Polizia Municipale, Giovanni Giardina, con la partecipazione degli agenti e ispettori delle Sezioni, rispettivamente Specialistica e Atti Investigativi. Alle operazioni ha preso parte anche la Questura con una partecipazione di gruppo interforze impegnato nelle attività di controllo del territorio e di contrasto alla diffusione del Covid. Il rafforzamento delle misure di controllo e di contrasto si è reso necessario – ha proseguito l’assessore – a causa dell’innalzamento della curva dei contagi. A seguito dell’attività ispettiva sono stati sanzionati due lidi nella litoranea nord nei quali veniva accertato e contestato lo svolgimento di attività da ballo in violazione delle disposizioni anti-Covid, disponendone l’immediata cessazione con l’applicazione della misura accessoria della immediata sospensione dell’attività per la giornata successiva. La violazione delle disposizioni Covid comporterà la successiva applicazione delle misure sanzionatorie della sospensione dell’attività, così come già è stato disposto nei confronti di altri lidi della zona nord ai quali sono state notificate le relative ordinanze”.

“A seguire le operazioni di controllo si sono spostate sulla via Consolare Pompea ed hanno riguardato un noto locale per il quale erano state ricevute numerose segnalazioni alla Polizia Municipale per disturbo della quiete pubblica causato dagli avventori che fino alle prime luci dell’alba erano soliti trattenersi ai tavoli collocati sulla strada consumando pizze e bevande alcoliche. Nei confronti di questo esercizio sono state contestate violazioni sia alle norme sul contrasto del Covid per assembramento, che di quelle del commercio per l’esercizio di attività di somministrazione e vendita di bevande oltre l’orario consentito, disponendo anche la sanzione accessoria della sospensione immediata dell’attività per i successivi cinque giorni”.