Lavoro

Messina. Assunti dopo 22 anni 40 precari storici delle navi ferroviarie

MESSINA – Dopo 22 anni di lotta 40 marittimi precari delle navi ferroviarie, ufficiali di macchina e coperta, hanno firmato l’assunzione a tempo indeterminato in Rfi. “Il giusto epilogo per un gruppo di lavoratori che ha lottato e ci ha sempre creduto” commenta il segretario generale dell’Orsa Mariano Massaro. “I precari di Rfi nel 2007 hanno inaugurato una stagione di lotta senza precedenti, l’Orsa a Messina è praticamente nata con loro – continua Massaro – 4 mesi di occupazione della sede ferroviaria nel 2007, battaglie sindacali e legali che si sono protratte per oltre 20 anni, si sono concluse con una selezione che ha previsto un requisito preferenziale per i precari storici oggi finalmente assunti con contratto a tempo indeterminato. Da parte del sindacato è doveroso un riconoscimento all’attuale Direzione dell’Impianto che rispetto all’orecchio sordo delle precedenti gestioni, ha valutato con ragionevolezza le rivendicazioni dei lavoratori che per anni hanno contribuito a garantire il servizio senza certezze occupazionali. Siamo a una svolta storica – afferma Massaro – queste assunzioni sono il primo passo verso un programmato rilancio del traghettamento che a breve porterà nuove navi ferroviarie nello Stretto, inserite in un sistema che garantirà l’ammodernamento del servizio essenziale e l’abbattimento dei tempi di attraversamento di almeno un’ora. Stiamo cogliendo i frutti di tante battaglie, con la storica mobilitazione popolare del 2015 ‘Il Ferribotte non si tocca’. In piazza con i cittadini e i lavoratori abbiamo impedito lo smantellamento della continuità territoriale e del sistema di traghettamento, da quelle lotte è nato il rilancio del sistema che vedremo nei prossimi mesi. Le dichiarazioni di stima e fiducia verso l’Orsa che i lavoratori hanno rilasciato in occasione della loro storica assunzione ci ripagano dell’annoso impegno sindacale – conclude il segretario generale – con loro arriva in Orsa nuova adrenalina, saranno inseriti nei gruppi di lavoro perché la battaglia non è ancora conclusa. Dopo i festeggiamenti bisogna riorganizzare l’attività sindacale per vigilare sull’utilizzo delle sovvenzioni stanziate dal Governo e concludere la vertenza con all’assunzione a tempo indeterminato anche di motoristi, elettricisti e marinai che hanno lottato e ancora aspettano di essere stabilizzati”.