Calabrò aspetta Renzi e intanto scrive ai dipendenti comunali

Le polemiche sull’arrivo a Messina di Matteo Renzi divampano, ma il candidato sindaco del centro-sinistra, Felice Calabrò non risponde alle provocazioni e sarà ben contento di chiudere la sua campagna elettorale a Piazza Duomo alla presenza del sindaco di Firenze. L’evento inizierà venerdì alle 20 e proseguirà sino alle 24. Intanto, l’avvocato aspirante sindaco ha inviato una lettera ai dipendenti comunali, con molti dei quali – in questi anni in cui è stato consigliere comunale – ha avuto quotidianamente a che fare.

«La rinascita e lo sviluppo della Città – scrive Calabrò – possono avvenire solo tramite la prioritaria riorganizzazione della macchina organizzativa del Comune. Infatti, attraverso la valorizzazione delle numerose professionalità esistenti tra i dipendenti comunali si potrà attivare un processo virtuoso di sviluppo socio-economico del territorio comunale attraverso un ruolo centrale della Pubblica Amministrazione, che da un lato deve fungere da volano dello sviluppo e contestualmente deve garantirne la sostenibilità, la trasparenza e la legalità».

«Il Comune di Messina – continua il documento – oggi conta nel totale circa 1870 dipendenti (comprensivi dei precari) a fronte degli oltre 3000 di alcuni anni addietro; è pertanto necessario – a fronte delle sempre maggiori richieste di rispetto dei tempi e di garanzia di professionalità, nonché delle gravose responsabilità che derivano dalla recente legislazione nazionale e regionale – motivare adeguatamente il personale, creando un nuovo senso di appartenenza all’organizzazione comunale e migliorando le condizioni lavorative di ciascuno facendolo sentire parte attiva di una entità più grande cui appartiene e cui fornisce un contributo importante».

Secondo Calabrò, « ogni singolo dipendente è determinante per il raggiungimento degli obiettivi del Sindaco e della Città, al fine di offrire servizi sempre più qualificati ai cittadini». Il candidato del centro-sinistra assicura che «l’obiettivo strategico di gestione delle risorse umane sarà quindi prioritario nella mia gestione del Comune» e sa già quali saranno le linee guida che ispireranno le sue azioni: Recupero della dignità del pubblico dipendente, troppe volte vilipeso nell’indifferenza generale; Garanzia del lavoro per tutti, stabilizzazione dei precari; Riconoscimento della professionalità e del merito, con un nuovo sistema di premialità, anche tramite appositi progetti; Ottimizzazione e valorizzazione delle competenze del personale; Reperimento di risorse per la produttività (non tutto si può fare “a costo zero”), nel rispetto delle normative in materia e dei contratti collettivi di lavoro che saranno sempre di riferimento per la mia amministrazione; Adozione di regolamenti in materia di incentivi di progettazione, basati su criteri di trasparenza e professionalità; Razionalizzazione delle responsabilità con l’introduzione di posizioni intermedie (quadri); Regolarità dei pagamenti».

Restando sempre in casa del centro-sinistra, Calabrò incassa l’appoggio di una parte di Reset. « In seguito ad un incontro che si è tenuto tra il candidato sindaco del centro-sinistra, il neo consigliere comunale Ing. Claudio Cardile, eletto nella lista Felice per Messina, l’avvocato Cesare Corrieri ed un gruppo di professionisti che nelle scorse settimane si sono impegnati nel movimento Reset – si legge in un comunicato – Felice Calabrò ha registrato il pieno sostegno al programma che insieme alle forze di coalizione sta portando avanti per voltare pagina a Messina. Ivan Catanzaro, Massimo Cerrito, Antonio Agrillo e Giovanni La Rosa, che rivestivano diversi ruoli sia nella giunta individuata da Reset che nelle liste per i consiglieri di circoscrizione, hanno deciso di affiancarsi al gruppo del Consigliere Claudio Cardile e dell’avvocato. Cesare Corrieri e di dare il loro apporto e la piena adesione alla candidatura di Felice Calabrò al ballottaggio condividendone le linee programmatiche e le soluzioni proposte per far rinascere Messina in uno dei momenti più critici della sua storia».