Il Sindaco Accorinti incontra il Dalai Lama e lo invita a Messina per un grande evento di pace

Fare di Messina una città di pace, in cui la cultura della non violenza venga radicata nel territorio e funga da modello per l’intero Mediterraneo, se non per tutto il resto del mondo. È questo il sogno di Renato Accorinti, pacifista e non violento storico, che dopo l’elezione a Sindaco di Messina, oltre a sbrigare impegni politici e burocratici, non ha abbandonato questo sogno. E se ha pianto alla notizia della morte di Madiba – Nelson Mandela – considerandolo un faro per la lotta dei diritti di tutti e per la pace, Accorinti conserva altri riferimenti culturali, primo tra tutti – o se non il primo, sicuramente il più citato – il Dalai Lama. Accorinti ha nuovamente incontrato Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, a Pomaia, una tranquilla località in provincia di Pisa, prima dell’incontro pubblico previsto con la massima guida spirituale del buddhismo tibetano, a Livorno. In quest’occasione, il primo cittadino di Messina ha invitato il Dalai Lama per una visita nella città dello Stretto. Un’idea, questa, di cui Accorinti ha più volte parlato, anche nel corso della campagna elettorale, insieme a quella di conferire, in occasione di un’eventuale visita, la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Stessa cosa il Sindaco vorrebbe fare con Papa Francesco I, il quale è stato a sua volta invitato nella città di Messina, durante l’incontro dei sindaci dell’Anci con il Santo Padre, in cui Accorinti si è presentato a piedi scalzi in segno di umiltà e rispetto per Papa Bergoglio. L’intento di Accorinti è quello di realizzare un grande incontro interreligioso e interculturale a Messina, per promuovere l’immagine della città ai fini della cultura della non violenza e della pace. Il conferimento della cittadinanza onoraria sia al Papa che al Dalai Lama, una volta approvato dalla Giunta, dovrà essere discusso, in seguito, in Consiglio Comunale. Intanto, il Sindaco Accorinti continua a strutturale un progetto di vecchia data, che vede due pietre miliari nelle figure di Papa Bergoglio e del Dalai Lama, come simboli di amore per il prossimo e non violenza. Soprattutto il Dalai Lama ha avuto un ruolo centrale nella formazione del giovane pacifista Accorinti, che racconta sempre con grande affetto quanto desiderio avesse di incontrare la guida spirituale buddhista in esilio e la gioia di esserci, finalmente, riuscito: “Volevo incontrarlo – racconta Accorinti – e il 16 maggio 1996 ho letto che veniva a Palermo. Al Municipio non mi hanno fatto salire, sono rimasto fuori ed ho aspettato. Quando è arrivato, è venuto incontro alla folla e in mezzo alla gente ha allungato un braccio e mi ha abbracciato,così mi hanno fatto entrare. Poi sono andato in India. Quando ero giovane era il periodo dei Beatles in oriente e dei santoni in tutta Europa. Andare in India era quasi un obbligo. Io volevo andare non da turista, ma in compagnia di un monaco. Dopo venticinque anni che avevo questo desiderio, ne ho incontrato uno e siamo partiti. Sono stato mesi e una settimana nel monastero dove si è rifugiato il Dalai Lama. Ho parlato quaranta minuti con lui, mi ha dato la sciarpa bianca (Kata) in segno di pace e amicizia e un piccolo Buddha. Il monaco gli ha detto che io parlo del Tibet nelle scuole e lui mi ha ringraziato inchinandosi tre volte” . Vedremo se il progetto di “Messina città della pace” potrà essere messo in atto, nel frattempo il Sindaco continua a lavorare al suo sogno.

Eleonora Corace