Politica

Messina, da Kiwanis e Rotary le iniziative contro “la Sicilia penalizzata dal no al Ponte”

Il Ponte serve, il traffico navale inquina, ma soprattutto la scelta di fermare il corridoio Palermo-Berlino a Salerno è una scelta discriminante nei confronti della Sicilia. E’ questa la denuncia che arriva dal Kiwanis distretto Italia-San Marino e dal Rotary Club Messina, che ieri mattina hanno promosso un incontro pubblico a Palazzo Zanca per annunciare le proprie iniziative.

“Infrastrutture al Sud e Ponte sullo Stretto: Quali e quanti benefici…?” è stato il tema del convegno cui ha partecipato anche l’Associazione Centro Studi Diodoro e E-Campus Università.

Le tre associazioni hanno annunciato di aver presentato una denuncia al Ministero delle Infrastrutture per sollevare il problema dell’inquinamento provocato dal traffico navale nello Stretto e di essersi rivolti alla Corte Europea dei diritti dell’uomo con un’istanza contro i criteri adoperati dall’Ue per definire il riparto del Recovery Fund, destinando al sud soltanto le briciole.

Alla cerimonia di apertura dei lavori è intervenuto il sindaco Cateno De Luca, dopo i saluti istituzionali e i ringraziamenti per l’invito a partecipare si è soffermato sulle ultime notizie relative alla realizzazione del Ponte sullo Stretto.

“Proprio stanotte nel corso dell’ennesima riunione di Commissione è stata definita – ha riferito il Sindaco De Luca – la relazione per evidenziare gli elementi scientifici che portano ahimè, alla non realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Da tempo assistiamo al cosiddetto ‘festival delle fesserie sul Ponte’, poiché a partire da, è meglio fare il Tunnel al Ponte a tre campate, ciò che è emerso qualche ora fa è veramente inverosimile cioè, tra 15-20 anni non oltre, la Sicilia si unirà alla Calabria e dunque il Ponte non è più necessario realizzarlo, per cui questi convegni diventano inutili. Ecco perché le nostre iniziative politiche insieme a questi convegni diventano addirittura un incubo. Sotto il profilo politico quest’opera – ha sottolineato De Luca – rappresenta un delitto di Stato, da quel momento in cui una legge cancella con il governo allora Monti ciò che era stato fatto concretamente perché eravamo quasi ormai all’apertura dei cantieri. Un provvedimento anomalo collegato ovviamente ai poteri forti dell’Europa del nord cioè a quelli che sono i poteri legati alla potenza e alla politica dei loro porti che riescono ad intercettare le merci provenienti dal canale di Suez. Noi invece, mancando le infrastrutture ferroviarie, l’alta velocità che consentono ai nostri porti di diventare punti di riferimento, di conseguenza non siamo nelle condizioni di potere fare una sana concorrenza al nord Europa. Per cui è chiaro che c’è un interesse forte che si è sostituito a quello che nel 2006 aveva portato a coniare definitivamente il corridoio Berlino- Palermo.”

Il programma dei lavori è proseguito con gli interventi di Agata Rinciari, presidente Kiwanis Peloro, Tonino Brancato, chairman del convegno, Piero Luccisano, testimonial per il Centro Studi Diodoro e il Prorettore vicario dell’Università degli Studi di Messina Giovanni Moschella.

In qualità di relatori hanno partecipato Enzo Siviero, Rettore Università e-Campus su “Connessioni Mediterranee”; Giovanni Mollica, imprenditore e appassionato meridionalista ed esperto di trasporti con “Il ponte e le reti ten-ti”; Fernando Rizzo presidente Rete Civica per le Infrastrutture del Mediterraneo su “Recovery Fund, i fondi assegnati per il Meridione e la violazione dei diritti umani dello Stato centrale”; Salvatore Sciliberto, chair distrettuale “Mantenimento e sviluppo”.

A conclusione dei lavori gli interventi di Francesco Garaffa, segretario Kiwanis Distretto Italia- San Marino; Alfredo Buttafarro, Lgt. Kiwanis Divisione I Sicilia Due Mari Valdemone, e Maura Magni, governatore Kiwanis Distretto Italia-San Marino.