la storia

Messina. “Lunghe code e disagi per i tamponi, attese infinite per l’esito: Ci sentiamo abbandonati”

MESSINA – “Ci sentiamo abbandonati e chiediamo aiuto alle istituzioni. E alla stampa per dare voce ai nostri disagi”. Quello di Emanuela è un appello misto a rabbia. La sua Odissea è iniziata il 27 dicembre, quando è risultata positiva. “Il 6 gennaio – spiega la lettrice a Tempostretto – ci siamo recati al Pala Rescifina, per il tampone di controllo (mio marito e i miei figli sono risultati negatvi). Abbiamo dovuto attendere 5 ore, senza la possibilità di ottenere una bottiglia d’acqua per i bimbi, senza servizi igienici. Ci fanno tre tamponi molecolari (poche auto dietro c’erano i miei suoceri ai quali hanno fatto il rapido). Comunque sia, al 10 gennaio non solo non abbiamo ricevuto l’esito, ma nemmeno una risposta da parte dell’Asp o della struttura commissariale. Abbiamo sollecitato le istituzioni con mail e telefonate. Mio figlio, che ha un problema anche se non grave al sistema immunitario, adesso sembra stia meglio, almeno da quanto può giudicare. La condizione del bambino, evidenziate al personale sanitario, come è comprensibile, ci hanno creato ansia e preoccupazione. Nel frattempo – aggiunge Emanuela – mio marito, iperteso e con altre patologie, si è positivizzato. Il mio – conclude la signora – è un grido di rabbia e disperazione anche perché nelle mie stesse condizioni ci sono tanti altri concittadini. E non è giusto”. Emanuela chiede maggiore “comprensione e adeguatezza al ruolo”.