La Giunta Accorinti celebra Gaetano Martino e la conferenza di 60 anni fa per dare nuova linfa all’UE. LE FOTO

Una platea in giacca e cravatta per il sindaco in maglietta. Sono state inaugurate in questo modo, con l’intervento del primo cittadino Renato Accorinti, le giornate di celebrazione organizzate dall’amministrazione comunale in occasione del 60° anniversario della Conferenza di Messina, che vide sanciti gli accordi economici tra sei paesi continentali (Repubblica Federale Tedesca, Belgio, Francia, Italia, Lussenburgo e Paesi Bassi) a cui tradizionalmente si fa riferimento come prima tappa per la creazione dell’Unione Europea attuale. Nel Salone delle Bandiere,a celebrare Gaetano Martino, il diplomatico messinese tra i principali artefici della conferenza del 1955, quasi tutto il consiglio comunale al completo. Alla cerimonia – arricchita dal tappeto rosso nuovo di zecca che fa bella mostra di sé per le scale di Palazzo Zanca – si entra, infatti, rigorosamente solo previo accreditamento o invito.

Dopo l’”inno alla Gioia”, il sindaco Accorinti, aprendo gli interventi istituzionali, ha criticato fortemente il nazionalismo e auspicando ad un futuro di collaborazione trai popoli, di cui l’Unione Europea è esempio: “Così l’utopia di Gaetano Martino si realizza concretamente, non c’è, ad esempio, pena di morte in Europa”. Il sindaco ha annunciato, inoltre, un gemellaggio con una città palestinese in occasione dell’intervento dell’ambasciatore palestinese il 6 Giugno. “Siamo per due popoli e due stati – ha concluso il Sindaco – perché il mondo è di tutti”. Al tavolo dei relatori, anche il Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile che ha ribadito che nell’Unione Europea “dobbiamo tornare a credere perché insieme siamo più forti”.

“Nella vita dei popoli si può vincere o perdere – ha dichiarato Pierferdinando Casini, Presidente Commissione affari esteri Senato – giunto in tarda mattinata accompagnato da Giampiero d’Alia – “L’Europa poteva perdere la consapevolezza delle sue radici, ma questo è stato impedito dal trattato di Messina, che racchiude le radici degli Stati Europei. L’ideale europeo oggi, però, è appannato per colpa della burocrazia e dell’egoismo dei governanti dell’UE. Siamo qui per recuperare lo spirito dei primi trattati e pretendere una linea politica comune. Gaetano Martino ha unito l’Europa dal punto di vista economico, ora nel 2015 non siamo ancora riusciti ad unirla da un punto di vista di politica estera e difesa”. Non solo l’Ue dovrebbe avere una difesa comunitaria,ma Casini rivela come non riesce neppure ad avere una linea univoca riguardo i grandi temi della sicurezza: “C’è un grande egoismo dei singoli stati sull’immigrazione – sottolinea Casini – e una grande incapacità di accordarsi su temi di fondamentale importanza come quello della lotta al terrorismo”.

Oltre ai presenti, grande spazio hanno avuto gli assenti. Così è toccato al segretario/direttore generale Antonio Le Donne – in veste di gran cerimoniere per l’occasione- leggere il messaggio del Presidente del Parlamento Europeo, Martin Shulz, al vice sindaco Signorino farsi portavoce del Presidente della Commissione Europea Junker, al vice presidente del Consiglio comunale, Interdonato leggere il messaggio del Presidente del Comitato delle Regioni dell’UE Markkula. Al capogruppo NCD e CMDB Fenech il compito, invece, di leggere le due missive di Leoluca Orlando come Anci Sicilia. Shulz , presidente del parlamento europeo, ha fatto un accenno al tema delle migrazioni esaltando le ultime decisioni europee su questo tema: “La nuova agenda europea sulle migrazioni è un buon esempio. Questo è un nuovo test per l’UE per mostrare la solidarietà che da molto tempo è stata promessa dai governi nazionali. Noi siamo in debito con i migranti che mettono la loro vita in pericolo attraversando il Mediterraneo e siamo in debito con il popolo europeo che vive sulle frontiere di questa tragedia umana”. Junker, presidente della Commissione UE, ha invece sottolineato la necessità di avere un Europa “competitiva” “forte con se stessa e forte nel mondo”.

Nei programmi iniziali figuravano i nomi anche del presidente della Repubblica Mattarella, il presidente della Camera Laura Boldrini, e persino del premier Renzi, ma tutti questi personaggi hanno declinato l’invito per altri impegni. Vale lo stesso per il ministro degli Esteri Gentiloni , tra i fautori della linea dura contro i barconi che solcano il Mediterraneo e di un intervento diretto in Libia, nel messaggio inviato per l’iniziativa – letto dal capogruppo UDC Mario Rizzo – ha ricordato come “le stragi nel Mediterraneo hanno dato il giusto impulso all’Europa per deliberare una strategia comune”. Il tema delle migrazioni, dunque, con tutto il correlato geopolitico che implica, è al centro dell’agenda europea.

Queste stesse politiche comunitarie, però, sono state spesso criticate e finanche tacciate di essere la causa stessa delle stragi dei migranti nel Mediterraneo. Glissa su questo punto e sulle polemiche che in ambito cittadino hanno accompagnato l’evento indetto dal comune – oltre che sul discorso delle spese economiche: “chiedete a Le Donne” – l’assessore alla cultura, Tonino Perna, che è intervenuto in conclusione dopo Marcello Saya. “Vogliamo che l’Europa si apra al Mediterraneo – ha dichiarato Perna – per una maggiore collaborazione tra i popoli in un periodo tanto delicato. Nell’era della globalizzazione economica, sociale e culturale, l’Europa non può pensare di chiudersi in una torre d’argento mentre la casa dei vicini è in fiamme”.

Mentre dalla piazza salgono i cori della contestazione di diversi attivisti, gli ospiti si spostano a gustare il buffet in attesa di riaprire i lavori.

Eleonora Corace

GALLERY DI SERENA CAPPARELLI