Sport

Messina, focus del Pd sul bisogno di sport e la carenza di strutture

A Messina lo sport deve tornare al centro del lavoro della pubblica amministrazione, che deve investire sugli impianti, che sono pochi, e deve puntare sulla gestione pubblica, visto che quella privata è stata un flop. In questo quadro, il valore sociale dello sport deve tornare prioritario, accanto a quello agonistico.

E’ una disamina a tutto tondo quella venuta fuori dal dibattito promosso dal Partito Democratico ieri sera a Santa Maria Alemanna, che ha visto partecipare sia i rappresentanti dell’attuale amministrazione che i consiglieri comunali, i rappresentanti politici come gli operatori del settore, dai rappresentanti delle Federazioni ai gruppi agonistici, passando per le tante associazioni che fanno sport con un occhio rivolto alla promozione sociale.

Attraverso gli interventi di Nino Micali, responsabile dipartimento sport del Comune, dell’Assessore comunale Francesco Gallo, del consigliere comunale Massimo Rizzo, del presidente provinciale Uisp Santino Cannavò, del presidente provinciale Csi Santino Smedile, del presidente provinciale Acli Nino Scimone e del presidente provinciale della Fipav Alessandro Zurro, sono emersi tutti gli aspetti che riguardano la gestione delle strutture sportive cittadine.

Dai rappresentanti dello sport di base, ad esempio, è arrivata la denuncia sulla difficoltà di trovare impianti per praticare le proprie attività, che raccolgono molti giovani soprattutto nei quartieri disagiati, costituendo così un importante baluardo al rischio che finiscano nell’illegalità. “La gestione privatistica degli impianti favorisce le federazioni – ha spiegato Cannavò – lasciando fuori dalle strutture, anche quando vuote, tante società che potrebbero usufruirne”.

“Mancano gli impianti, che devono essere di più e meglio distribuiti sul territorio”, ha sottolineato il segretario cittadino del Pd Franco De Domenico: “Questa amministrazione ha tentato la strada della privatizzazione che si è rivelata fallimentare, infatti hanno fatto marcia indietro. Ora devono quindi decidere a rimettere lo sport al centro della programmazione, oggi non abbiamo né la gestione pubblica né quella privata degli impianti”.

“Urge una task force per intercettare i fondi extra bilancio e che consenta, attraverso il potenziamento degli impianti, di recuperare una visione politica e sociale dello sport, per soddisfare le istanze dei cittadini. Bisogna mettere in atto un piano regolatore dello sport, che passi anche dall’integrazione dell’impiantistica con il piando di mobilità urbana”, ha detto il consigliere comunale del PD Massimo Rizzo.

“Non credo ci sia uno strapotere delle federazioni – ha detto Zullo – io difendo lo sport tutto e la guerra tra di noi non ci aiuta, dobbiamo chiedere compatti una programmazione del settore, così da trovare fondi e spazi per tutti, una programmazione che in questi anni è mancata, e non parlo certo degli ultimi arrivati – ha chiarito Zullo a proposito dell’attuale amministrazione – è un problema che Messina si porta dietro da tempo”.

“Lo sport di base deve essere garantito a tutti, perché è strumento di promozione sociale, di contrasto della illegalità, di prevenzione sotto l’aspetto della salute”, ha tirato le fila alla fine del dibattito De Domenico, chiedendo una maggiore tutela e sostegno delle società che fanno sport non a livello agonistico.