Politica

Messina. Fontana di Orione, Mondello: “A breve sapremo quali interventi fare”

MESSINA – A febbraio 2018 l’incarico di progettazione, a luglio 2018 il completamento dei progetti, a dicembre 2018 il recupero di circa 40mila euro per un primo intervento d’urgenza, per l’avvio dei lavori ad agosto 2019, affidati alla ditta “Restaurarte” di Acireale, che però ha solo iniziato i rilevamenti propedeutici ed ha posizionato i sensori per rilevare una serie di dati supportati dalle riprese effettuate con il drone, ricostruire virtualmente la struttura della fontana e individuare gli interventi strutturali futuri.

Poi l’intervento della Soprintendenza, l’accordo con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, i rallentamenti per la pandemia e la ripresa delle attività a novembre 2020. L’avvio della fase diagnostica è stato annunciato a luglio 2021: l’Opificio ha consigliato verifiche con georadar e sistemi ad ultrasuoni, per captare le microlesioni non visibili ad occhio nudo. Tempi di realizzazione un mese, secondo le intenzioni del gruppo di lavoro, necessario in particolare per consentire alla Soprintendenza di valutare il lavoro dell’Istituto, poi il Comune potrà affidare i servizi.

Il mese è trascorso e ieri avevamo pubblicato la segnalazione di un lettore che mostrava le erbacce crescere dal marmo della fontana di piazza Duomo, circondata dalle impalcature.

Mondello: “A stretto giro un quadro degli interventi da eseguire”

Ora l’assessore ai lavori pubblici, Salvatore Mondello, fa il nuovo punto della situazione: “L’Opificio ha predisposto una minuziosa relazione che, a stretto giro, fornirà un quadro diagnostico e dettagliato sui delicati interventi da eseguire. Al contempo, l’Amam ha effettuato le verifiche al sistema idrico, per delinearne lo stato manutentivo. In passato si è troppo spesso agito con rattoppi e aggiustamenti, che addirittura potrebbero avere accentuato le gravità delle condizioni del monumento”.