Politica

Messina. Giaimi: “Quando le potature diventano un doppio costo per la comunità”

“Il filare di tigli del viale Garibaldi è, senza ombra di dubbio, la più bella alberata della città di Messina. Ma forse sarebbe meglio dire: era”. Lo dice Alessandro Giaimi, esperto agronomo del Comune al periodo della giunta Accorinti.

Via Garibaldi, tre errori

“Sabato 2 aprile, sotto una pioggerellina intermittente, mi sono imbattuto in un cantiere diretto a potare quei bellissimi tigli – racconta -. In pratica, tre gravi errori in simultanea: primo: non si pota in primavera, notoriamente la stagione meno adatta di tutto l’anno, con gli alberi particolarmente vulnerabili perché pronti al risveglio vegetativo, con tessuti teneri e pieni di acqua e spore fungine presenti in quantità, pronte a invadere le ferite da taglio; secondo: non si pota quando piove, perché l’umidità elevata incoraggia, se ce ne fosse bisogno, l’attacco dei funghi. Che, si badi bene, non è cosa positiva, perché da questi non nascono porcini ma buchi nei tronchi, la cosiddetta “carie del legno”, che, in futuro, costringeranno all’abbattimento degli alberi colpiti, quando questi non decidano di cadere autonomamente; terzo, ma questione più importante: perché si stanno potando quegli alberi? Sono pericolosi? Non sembra proprio. Sono troppo alti? Nemmeno. Danno fastidio alla circolazione? Bastava tagliare qualche ramo basso. Non erano potati da molti anni? E menomale! Non è scritto da nessuna parte che gli alberi si debbano potare. La potatura deve avvenire solo per sanare delle situazioni anomale, non per consuetudine. E non si provi a giustificarsi con motivazioni del tipo ≪la potatura fa bene all’albero≫ o cose simili, perché è ormai ampiamente dimostrato che le potature accorciano la vita: meno si tocca un albero più questo vive bene e a lungo”.

via Garibaldi com’era

Via Santa Cecilia, i metodi di potatura

“Se poi a tutto questo si aggiungono metodi di potatura molto aggressivi, con le chiome quasi azzerate o comunque ridotte per almeno i 2/3, i giochi sono fatti. La più bella alberata della città non esiste più, e i cittadini messinesi si sono trovati a pagare dei costi per avere dei servizi… a risultato negativo! Come si dice da queste parti, cornuti e mazziati. Perché si continua a perseverare con questi abbagli? Purtroppo la via Garibaldi non rappresenta l’unico caso di potature errate in città, perché ne esistono anche di peggiori, come quelle avvenute in via Santa Cecilia: platani ridotti a lunghe pertiche, con l’eliminazione sistematica di ogni rametto intermedio. Un disastro dal punto di vista arboricolturale, statico, funzionale e, non ultimo, estetico. Che pena”.

via Garibaldi com’è