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Messina. Heart team, la sostituzione della valvola aortica diventa un “gioco” di squadra

di Carmelo Caspanello

MESSINA (Nella foto i professori Micari, Patané e Di Bella)Heart team cittadino in azione per la prima volta a Messina, in occasione di un delicatissimo intervento di sostituzione percutanea transcatetere di valvola aortica (Tavi) durante  assistenza ventricolare  con Ecmo (ossigenazione extracorporea a membrana). Parliamo di un modello di approccio multidisciplinare. Heart team (cuore squadra) è un gruppo di operatori sanitari qualificati che in sinergia determinano il piano terapeutico migliore per il paziente. L’intervento ha riguardato una donna di 87 anni con severa disfunzione ventricolare sinistra e recente shock cardiogeno, ricoverata per più di un mese nel reparto Covid del Policlinico  a causa di una condizione complicata da polmonite bilaterale e residua fibrosi polmonare. La donna era da poco risultata negativa al test. L’operazione è stata il frutto della collaborazione tra l’ Uoc (unità operativa complessa) di Cardiochirurgia e Cardiologia dell’ospedale Papardo, diretta dal professore Francesco Patané e dal dottore Giovanni Consolo e la Uosd (unità operativa semplice dipartimentale) interventistica del Policlinico di Messina, diretta dal professore Antonio Micari e la Uoc di Cardiologia diretta dal professore Gianluca Di Bella. A completare la “squadra”, i dottori Piero Iannello, Gianni Mobilia, Giampiero Vizzari e Frabrizio Ceresa. “Le precarie condizioni della paziente, da giorni  allettata con bassi valori di pressione arteriosa – spiega l’equipe –  hanno richiesto durante l’intervento cardiaco valvolare, avvenuto a paziente in anestesia locale per via percutanea inserendo la valvola tramite l’arteria femorale a livello dell’inguine, il posizionamento del dispositivo di supporto di circolo Ecmo. Ciò si è reso necessario per mantenere un’adeguata circolazione sanguigna e l’ossigenazione ematica anche durante le fasi più critiche dell’operazione ad elevato rischio di arresto cardiaco”. “La signora – spiega il professore Antonio Versace, direttore Uosd Medicina di Urgenza del Policlinico – è giunta all’intervento dopo essere stata ricoverata per due mesi al reparto Covid del Policlinico, in cui ha avuto 4 crisi cardiache importanti. Ha avuto una problematica emodinamica di notevole rilevanza. Abbiamo fatto due mesi di lavoro certosino, quotidiano, monitorando costantemente la terapia in base alle problematiche che la donna presentava, legate anche ad altre patologie. Parliamo di una paziente ad altissima intensità di cura – prosegue Versace – che nessuno avrebbe gestito come ha fatto la Medicina d’urgenza, che ha tutte le competenze per tali delicate situazioni. Il reparto covid, nella delicata fase che ha preceduto l’intervento, ha gestito e trattato la paziente nel miglior modo possibile”. L’anziana donna è stata dimessa, sta bene e si trova a casa con i propri cari. L’intervento non ha fatto registrare alcuna complicanza. Messina dispone già da mesi di una equipe integrata di cardiochirurgia e interventistica cardiovascolare con esperienza maturata presso centri nazionali e internazionali nell’esecuzione di interventi valvolari percutanei ad elevata complessità. E ciò è possibile in virtù di una convenzione stipulata tra le due Aziende sanitarie cittadine (Papardo e Policlinico).