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Messina. In barella nella sede dell’Atm per ritirare il pass disabili AUDIO

Le dichiarazioni di Pasquale, figlio dell’anziano disabile

MESSINA – E’ giunto in barella e con l’ossigeno nella sede dell’Atm, dove al secondo piano è ospitato l’ufficio dipartimento mobilità del Comune (quello interessato al caso), accompagnato in ambulanza per firmare e ritirare il pass per disabili “concessogli” in seguito all’esito degli accertamenti della Commissione medica, che ne aveva vagliato la pratica. Parliamo di un 91enne, Giuseppe, disabile al 100%. Insieme a lui c’è il figlio Pasquale, il quale racconta “un’odissea che si trascina da tempo. Da quando – spiega – abbiamo chiesto all’Azienda il documento. Ci eravamo presentati dapprima con una delega, successivamente anche una delega autenticata, avevamo interessato un avvocato con tanto di procura, ma ci era stato detto che si sarebbe dovuto presentare il disabile in persona a ritirare il pass. Il tutto – sottolinea il signor Pasquale – in virtù di un regolamento interno comunale che lo prevede espressamente. Avevamo chiesto che ciò ci venisse risposto per iscritto, ma la risposta non l’abbiamo ancora ricevuta. Ebbene – chiosa il figlio dell’anziano – questa mattina ho chiamato un’ambulanza privata ed ho portato mio papà all’Atm. I barellieri lo hanno dovuto portare sin dentro l’edificio. Mi era stato detto anche di portarlo al primo piano ma era impossibile in quanto non vi era un ascensore idoneo. Alla fine è giunto il funzionario preposto e finalmente mio papà ha potuto firmare”. Ma non è finita qua. “Presenterò un esposto ai carabinieri – conclude il signor Pasquale – e sarà un giudice a verificare e fare chiarezza sull’accaduto”. Il presidente dell’Atm, Giuseppe Campagna, ha evidenziato che l’Azienda “è estranea all’accaduto. Viene tirata in ballo per la coincidenza dei locali, in quanto quelli del dipartimento mobilità del Comune sorgono al secondo piano dello stesso stabile”.