Politica

Messina. La Lega appoggia Croce e scarica Germanà

“Lamentiamo, purtroppo, una totale assenza di condivisione rispetto alle scelte e strategie adottate ma finché la proposta è rimasta nel perimetro del centrodestra abbiamo fatto buon viso a cattivo gioco. Il limite del sopportabile è stato superato quando l’ormai ex candidato sindaco di ‘Prima l’Italia’ ha inteso, parlando a nome di tutti e senza averne ottenuto il placet preventivo, virare su posizioni esterne”.

Gli esponenti di “Prima l’Italia”, Antonio Catalfamo, capogruppo della Lega all’Ars, Nino Beninati, coordinatore cittadino di Messina, Dino Bramanti, capogruppo al Consiglio comunale di Messina, Carmelo Torre Barbera, vice coordinatore provinciale, Giovanni Bucolo, Giovanni Celi, Roberto Cerreti, Ciccio Curcio, Tanino Caliò e Giuseppe Santalco non concordano con la decisione di Nino Germanà di stare dalla parte del candidato sindaco Federico Basile.

Scelgono di restare nel centrodestra appoggiando Maurizio Croce, “non volendo in alcun modo rinnegare tali idee e valori solo per assecondare  i capricci di chi ha ricevuto i no degli alleati e tenta con ogni stratagemma di sfuggire al confronto elettorale interno al partito. A un mese e mezzo dal voto, animati da spirito di lealtà e collaborazione, abbiamo ritenuto indifferibile e necessario comunicare alla dirigenza regionale il nostro totale dissenso rispetto a quanto finora verificatosi, mettendola inoltre a conoscenza che la  condotta che desideriamo tenere, in un’ottica di linearità politica, è il sostegno al candidato sindaco del centrodestra Maurizio Croce. In applicazione del più volte recentemente sancito criterio di autodeterminazione dei territori, si evitino forzature innaturali che costituirebbero una irrecuperabile, palese ed iniqua, oltre che autolesionista e distruttiva, discriminazione ai danni della spina dorsale del partito nel territorio della provincia”.