Politica

Messina. Lega, Germanà: “Candidata donna alle europee. Sul Ponte basta strumentalizzazioni” INTERVISTA

Ascolta l’intervista al senatore Nino Germanà

di Carmelo Caspanello
MESSINA – L’opposizione al ponte sullo Stretto di Messina rimane forte, come dimostrano gli ultimi episodi, tra cui un esposto in Procura. Il Senatore della Lega Germanà rigetta le accuse, ribadisce la sua convinzione sull’importanza dell’opera e conferma il cronoprogramma: i lavori – dice – partiranno entro giugno, con l’approvazione del progetto definitivo al Cipes. Gli espropri per pubblica utilità sono previsti a breve. Difende inoltre l’utilizzo dei fondi di coesione per il Ponte, sottolineando che sono destinati a investimenti infrastrutturali e sociali in Sicilia. Sul fronte politico, minimizza la crisi alla Regione dopo i due recenti scivoloni della maggioranza e annuncia la linea per le europee.

Senatore Germanà, il ponte fa discutere quotidianamente. Ma si continua a lavorare, anche sul fronte della formazione a quella che sarà la forza a lavoro. L’Ad della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha ribadito che entro giugno i lavori partiranno. Facciamo il punto della situazione, anche su quella che dovrebbe essere la formazione.
“In merito al cronoprogramma procede tutto secondo le previsioni, è stata approvata la relazione del progettista. Adesso, quando verrà approvato il progetto definitivo al Cipes, partiranno gli espropri. Che, essendo per pubblica utilità, lasciano poche speranze a chi seguirà la strada dei ricorsi. Questo da un lato, ovviamente, non può che dispiacere per qualcuno che ha la casa lì, che comunque verrà pagata bene, però il ponte è quella infrastruttura che, siamo convinti, farà ripartire la Sicilia e l’intero Sud”.

L’opposizione al ponte è ancora forte, lo dimostrano gli ultimi episodi.
“Se lei si riferisce all’esposto in Procura… L’argomento che ha fatto tanto discutere e sta facendo discutere in questi giorni. Parliamo di un esposto perché non sono stati pubblicati dei documenti che ancora sono interni e quindi non possono essere pubblicati, è soltanto qualcosa che ci fa ridere, ma è sempre la solita sinistra che quando perde nelle urne, utilizza i tribunali per abbattere l’avversario. È una tecnica che conosciamo ormai”.

Altro argomento forte è l’utilizzo dei fondi di coesione per finanziare il ponte sullo stretto di Messina. In che modo l’utilizzo di questi fondi per quest’opera si concilia con gli obiettivi di sviluppo e coesione sociale per cui sono stati stanziati?
L’Fsc, il fondo sociale di coesione, sono dei fondi che vengono dati alla Sicilia proprio per fare investimenti sulle infrastrutture e sulle opere necessarie. Quindi se viene utilizzato circa un miliardo da quei sei miliardi e mezzo (è stato prelevato un miliardo, un miliardo e due, un miliardo e tre) per il ponte, io lo ritengo una cosa assolutamente giusta. Ricordiamoci che in passato tanti di questi fondi sono tornati indietro, invece questa volta saranno utilizzati e utilizzati bene”.

Per quanto riguarda la politica regionale, lei ha accompagnato Durigon, il commissario della Lega nella nostra regione, nel tour siciliano. L’incontro con il presidente Schifani ha rasserenato gli animi?
“Un commissario quando arriva fa le proprie visite istituzionali, è naturale che il commissario regionale della Lega abbia incontrato il presidente della Regione per ribadire il sostegno del partito al governo regionale e tutti gli impegni che da qui a qualche tempo il Parlamento siciliano sarà chiamato ad approvare. Ripeto, tutto naturale”.

Alla Regione politica in stand by dopo i due scivoloni in attesa delle europee?
“Sul salva ineleggibili, il titolo stesso della norma dice tutto, ci stava che un gruppo di deputati siano stati lasciati liberi di scegliere ognuno la linea come meglio credeva. Rispetto a quello delle province è stato un scivolone, ma poi la maggioranza è ripartita. Ed è ripartita compatta”.
Per le europee state lavorando alacremente sulle candidature, su Messina che novità ci sono?
“Su Messina probabilmente la Lega esprimerà una quota rosa”.
Ci può fare qualche nome già?
“Abbiamo diversi nomi, c’è una rosa ampia sulla quale stiamo facendo le valutazioni e opteremo per il candidato più condiviso e più forte possibile”.