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Messina. Medici no vax e fake news, il presidente dell’Ordine Caudo: ecco come combattere le false informazioni su vaccini e Covid

MESSINA – Dopo due anni dall’inizio della pandemia e con la campagna vaccinale anti Covid ad aver compiuto un anno a fine dicembre scorso, c’è ancora una parte di popolazione che rifiuta di ricevere le somministrazioni. In questa parte ci sono anche medici che sono stati più volte richiamati anche dalla legge, perché anche loro no vax. Il presidente dell’ordine dei medici di Messina, Giacomo Caudo, ci parla della situazione: “Purtroppo esiste una minoranza, ma è una minoranza che fa rumore e che danneggia l’immagine della medicina della nostra provincia e soprattutto la popolazione per i messaggi falsi che vengono mandati. Le sospensioni che abbiamo fatto e delle quali mi rammarico, perché è difficile sospendere il collega da una professione, sono sopravvalutata: i veri no vax sono pochi”.

Caudo: “Non bisogna lanciare un messaggio sbagliato”

“Nella realtà, i medici e il personale sanitario hanno l’obbligo di completare il ciclo vaccinale – continua -. Ci troviamo di fronte a tanti che hanno ricevuto due dosi e non la terza, ad esempio. Ci sono quelli che hanno cambiato provincia e non risultano o quelli all’estero: alcuni sono stati sospesi ma poi reintegrati perché in realtà si erano vaccinati”. Un problema che rischia di rallentare, secondo Caudo, l’uscita dalla pandemia: “Dobbiamo sempre partire da un presupposto, in ogni categoria ci sono persone meno preparate o anche ai confini della legalità. Questo esiste anche all’interno del nostro mondo ed è molto grave, perché lanciano un messaggio sbagliato e magari in quella fascia della popolazione che ha più paura delle cose nuove può attecchire. Dobbiamo muoverci tutti lungo lo stesso sentiero se vogliamo uscire da questa situazione. Io credo, anche se nessuno può avere la certezza, stiamo andando verso una lenta risoluzione del problema. L’esperienza ci dice sempre, quando ci sono le infezioni virale, che il virus tende ad attenuarsi, con le varianti più letali che vanno lentamente a disperdersi”.

Il problema delle fake news

E come se non bastasse, c’è anche il problema delle fake news, con i vaccini che causerebbero le malattie più disparate: “Questo è un problema dell’informazione dei nostri tempi, diventata veloce e con pochi programmi di approfondimento. Di fronte a una materia così complessa poter spiegare tutto in 30 o 60 secondi durante un’intervista diventa difficile. Questo genera spesso false convinzioni. Rimane il rammarico che su una cosa come il vaccino, la più grande scoperta che l’uomo abbia mai fatto in campo medico, perché mentre i farmaci curano il vaccino previene, ci sia ancora una messa in discussione generale”.