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Messina. Movida senza regole: le denunce dei cittadini. Musolino: “Presto due ordinanze”

MESSINA – Musica a volume altissimo di sera e di notte. Karaoke vicino alle abitazioni. Auto parcheggiate ovunque, bloccando quelle dei residenti. Sono tante le segnalazioni, in particolare per la zona di Sant’Agata ma non solo, che Tempostretto riceve da cittadini esasperati, in coincidenza con l’estate. La riviera nord della città, senza dimenticare però il centro storico, è quella più coinvolta dall’attività notturna, con lidi e locali. Risulta palese la violazione dell’ordinanza vigente del 22 dicembre 2018, secondo le denunce dei cittadini. Persone che si lamentano di non poter dormire di notte o di rinunciare, a causa delle emissioni sonore eccessive, a stare in balcone e in veranda.

Ma c’è una novità e la annuncia a Tempostretto l’assessora competente, Dafne Musolino: “Sono imminenti due nuove ordinanze con regole più severe: una per la disciplina della movida nel centro storico e una per la disciplina della movida per le attività balneari. Riteniamo così di trovare un equilibrio tra gli interessi contrapposti”.

“Due tavoli tecnici e poi due ordinanze con regole più stringenti”

Oltre alla disciplina prevista dalle ordinanze, i cittadini chiedono anche un maggiore intervento della polizia municipale per impedire parcheggi selvaggi e traffico notturno senza regole. Nel frattempo, annuncia l’assessora della giunta Basile: “Proprio ieri abbiamo predisposto un tavolo tecnico con le associazioni di categoria e abbiamo cominciato ad affrontare il problema dal centro, per poi replicare il tavolo per le attività balneari.A partire dall’ordinanza del centro storico, ci sarà una modifica di quella vigente. Prevediamo regole più stringenti sulle emissioni sonore all’esterno dei locali”.

“Dalla sospensione della Scia alla revoca della licenza nei casi di violazione delle regole”

“Siamo consapevoli – sottolinea l’avvocata Musolino – che dopo due anni di crisi c’è una ripresa delle attività e non vogliamo impedire l’attività produttiva. Il tavolo è stato condiviso con le associazioni di categoria. Riteniamo di aver trovato un sistema di regole che riuscirà a bilanciare le differenti esigenze, di chi lavora e di chi ha diritto a riposare. Ci sarà un sistema sanzionatorio molto più stringente. E che arriverà dalla sospensione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività, n.d.r.), al primo controllo, fino, ai casi estremi, alla revoca della licenza con chiusura del locale. Speriamo di non doverci arrivare ma siamo pronti a intervenire con mano ferma”.

“Più abusi nel centro storico e per le attività balneari serve un regolamento”

Continua l’assessora: “In questo periodo si sono registrati più abusi nella parte del centro storico. Per le attività balneari, è un problema più articolato da gestire perché la capacità delle attività di attivare dei sistemi fonoassorbenti spesso va incontro a limitazioni che derivano dai vincoli paesistici e della Sovrintendenza. Di conseguenza, si possono fare degli interventi ma vanno fatti di concerto con varie autorità. Questo rallenta la macchina ma non è un alibi. Interverremo per regolare sul piano normativo la questione per quest’estate”.

“Il proposito – annuncia Musolino – è quello di arrivare l’anno prossimo con un regolamento per le attività balneari che sia più specifico su questa disciplina. Allo stato attuale il Comune di Messina non ha un regolamento. Non aveva senso proporlo al precedente Consiglio comunale perché si sarebbe arenato con una serie di discussioni inutili. Adesso, con un Consiglio pronto a lavorare, lo appronteremo in tempo. Così le attività avranno un anno di tempo, un’intera stagione invernale, per dotarsi dei requisiti che chiederemo, con una struttura per ridurre le emissioni sonore. Nel frattempo, interverremo sulla disciplina specifica delle serate. Di concerto con le autorità preposte a questo tipo di vigilanza, dalla polizia municipale alla polizia di Stato e alla polizia amministrativa, con le quali si è creata una sinergia, faremo controlli mirati perché ci rendiamo conto che la situazione della riviera è di particolare sofferenza”.

“Il vero problema è l’aumento delle emissioni sonore”

Per l’assessora, “sì all’attività notturna lavorativa ma con regole e senza liberi tutti. Le norme di carattere generale sul disturbo alla quiete pubblica e il diritto al riposo valgono sempre. Più che un problema di orari, la vera questione è il rispetto del limite delle emissioni, dei decibel. Il problema è quando, pur nell’orario consentito, la musica eccede i volumi consentiti. Le regole dell’attuale ordinanza (del 22 dicembre 2018, n.d.r.) sono queste: nel centro, lunedì e mercoledì divieto di emissioni; martedì e giovedì entro mezzanotte; sabato entro l’una e domenica entro mezzanotte. Nel centro le regole, con il nostro provvedimento, rimarranno invariate. Nella riviera – spiega Dafne Musolino – gli orari sono più lunghi: fino alle tre di notte il sabato e la domenica. Ricordiamo che le strutture balneari sopperiscono alla carenza di discoteche nel territorio comunale e si è voluto limitare il fenomeno della migrazione dei giovani verso la provincia, con rischi notturni in autostrada”.

Di fatto, l’elemento di novità, con le nuove ordinanze, sarà una maggiore severità nelle sanzioni, oltre all’impegno a fare più controlli. Nel 2018 il Comitato del centro storico lamentava, in merito al provvedimento sulla movida, proprio l’assenza di sanzioni per i gestori dei locali che trasgredivano.

“Continue segnalazioni per il karaoke in un contesto urbanizzato”

“Il karaoke – rileva l’assessora – è un fenomeno a sé e spesso reca più disturbo rispetto al lido. Nella zona nord ci sono due esercizi che fanno karaoke e sono oggetto di continue richieste d’intervento da parte della cittadinanza. Quest’anno interverremo in modo specifico e più puntuale. Queste attività, in un contesto urbanizzato, non possono andare avanti”.