“Nel 2021 abbiamo chiuso con una media del 43 % di raccolta differenziata, toccando un picco del 58 % a settembre”. L’assessore Dafne Musolino fa il punto sulla crescita dei dati: “Al nostro arrivo la raccolta si faceva solo in parte della I e della VI Municipalità, ora è in tutta la città. Non c’era un regolamento di disciplina, abbiamo fatto i regolamenti per la gestione, compreso quello per il compostaggio domestico e quello per gli ispettori ambientali. Erano 30 e tra poco saranno 50, si occupano di prevenzione, informazione e, insieme alla Polizia municipale, anche di repressione”.
Messina è l’unica provincia siciliana senza impianti di smaltimento rifiuti. “Quando ci siamo insediati c’era solo un disegno per un impianto a Mili, abbiamo fatto il progetto da 32 milioni e lo scorso novembre l’abbiamo presentato alla Regione per il rilascio del paur, il provvedimento amministrativo unico regionale. Ha superato la fase istruttoria ed entro febbraio verrà convocata la conferenza dei servizi”.
Il 17 dicembre 2021 la giunta De Luca ha presentato istanza alla Fee (Foundation for environmental education) per la bandiera blu a Capo Peloro e Santa Margherita. “In genere non la danno il primo anno – dice il sindaco Cateno De Luca -, anche se a Santa Teresa ci sono riuscito. Avremo la risposta ad aprile”. “Nel frattempo – prosegue la Musolino – abbiamo pulito le spiagge, messo le passerelle, le docce, le isole ecologiche e previsto l’assistenza disabili in convenzione con Asp”.
“Sul Demanio abbiamo tolto un sacco di brutture e schifezze che c’erano da trent’anni, in particolare abbiamo bonificato Maregrosso, area che era stata messa sotto sequestro nel 2015, confermato nel 2019, e l’area ex Samar di Contesse. Abbiamo fatto un accordo di programma con la Città Metropolitana che ci è valso un finanziamento da 1 milione e mezzo, dobbiamo solo trasmettere il cronoprogramma”.
Soldi in cassa, 1 milione e 300mila euro, anche per il recupero dell’area ex Seaflight. Concluso, invece, il progetto anti strascico per la tutela della costa di Capo Peloro. “L’abbiamo trovato approvato ma non finanziato, ora è stato realizzato, con la collaborazione dell’Università. Sono stati realizzati plinti, che ‘impigliano’ le reti anti strascico, e manufatti sul fondale per il ripopolamento delle specie ittiche”.
L’assessora Musolino ricorda anche il lavoro fatto sui torrenti insieme ad Amam. “Non c’era un censimento degli scarichi fognari, abbiamo scoperto che molti condomìni scaricavano nei torrenti, soprattutto a San Licandro, Giostra, Annunziata, Boccetta, Santa Cecilia, Zaera e Bisconte. Abbiamo fatto un’ordinanza con la quale abbiamo obbligato gli amministratori a mettersi in regola e presentare il certificato di autorizzazione”.
Focus sulle ex discariche, in particolare Portella Arena. “Nel 2019 dal terreno fuoriuscivano 100 metri cubi di percolato, abbiamo speso 2 milioni per smaltirlo e poi 1 milione e 300mila euro per completare la messa in sicurezza. Ora sono in corso le indagini ambientali per la caratterizzazione, che poi saranno presentate per farci finanziare l’intervento sull’intero sito”. Iter simile anche per le ex discariche di Vallone Guidari, Valdina e Tripi.
La Musolino ha la delega anche al commercio. “A breve inizieranno i lavori per il centro commerciale Zafferia – annuncia -. A luglio 2018 l’iter era fermo, l’abbiamo ripreso e a febbraio 2020 abbiamo fatto la conferenza di servizi, col rilascio della licenza commerciale”. Il progetto prevede anche la realizzazione di uno svincolo in tangenziale. “La società Itc deve firmare protocollo col Cas, che è stato mandato al Ministero per l’approvazione”.
“A luglio 2019 abbiamo chiuso i mercati due settimane per dare una prima sistemata, perché erano in condizioni pessime. Per lo Zaera l’appalto era fatto ma l’iter fermo. Ora ci sono gare in corso per il Vascone e il Sant’Orsola, i cui lavori inizieranno in estate. Ci siamo riuniti con gli operatori per concordare gli spostamenti durante i lavori”.
“Abbiamo investito risorse per 4 milioni, per l’assunzione dei vigili, l’implementazione della centrale operativa, il vestiario, i mezzi e per la sala di controllo Atm”. Poi è stata istituita la sezione ambientale, la Musolino sottolinea in particolare due interventi: “L’operazione per lo sversamento dei reflui fognari nel torrente Larderia, provenienti dall’area Irsap e la maxi discarica abusiva con rifiuti interrati trovata a Santa Lucia sopra Contesse”. Ancora gli esami per la patente di servizio, che prima avevano in pochi, il cambio di profilo per i vigili che non potevano fare servizio in strada”.
De Luca, poi, ricorda le attività di indagine, che hanno portato anche alla condanna a sei mesi di un agente, sugli sciatori messinesi di Madonna di Campiglio, allo scoppio della pandemia. “Abbiamo fatto azioni propedeutiche – dice il sindaco – e poi trasferito tutto alla Procura. Grazie a questo, c’è un processo a Reggio Calabria, per incompatibilità a Messina”.
Infine il contenzioso, in prima linea proprio in questi giorni con la rimodulazione del piano di riequilibrio. “Quello con Schipani valeva 60 milioni. L’appalto era stato aggiudicato nel 1981 – ricorda la Musolino – e dopo varie contestazioni si era arrivati a un accordo nel 2003 che stabiliva la cessazione del contratto a partire da cinque anni dalla consegna degli ultimi punti luce, che è avvenuta nel 2007. Il 31 dicembre 2009 la giunta Buzzanca ha risolto il contratto ma la Schipani è andata in giudizio perché i cinque anni dal 2007 si concludevano nel 2012 e ha avuto ragione”. Da qui la necessità della transazione.
Infine il tema dei derivati. “Nel 2003 la giunta Buzzanca fa due contratti, uno con Bnl e uno con Dexia. Nel 2007 la giunta Genovese rinegozia l’accordo e Bnl cede il proprio credito a Dexia. Abbiamo fatto un altro accordo che ci ha portato a chiudere il rapporto con Dexia fino al 2036 e risparmiare 900mila sul piano di riequilibrio e quasi 9 milioni di ‘Swap’, una somma che matura in base al rapporto aleatorio di accettazione del rischio. Si resta obbligati, invece, con Bnl per una rata di circa 400mila euro l’anno”.