LA LETTERA

“Messina non è una città per vecchi… nè per bambini”

Gentile redazione di Tempostretto,
vi racconto qualcosa che risale al mese di agosto scorso e che vi scrivo soltanto adesso a causa del mio capriccioso stato di salute. Un sabato di agosto io che mi sento in forze e la gagliarda nipotina di 2 anni e mezzo decidiamo di andare al mercato Vascone per comprare qualche pesciolino.

Nonno e nipotina

Allora si parte dalla nostra casa, dalle parti di Largo Avignone, ci si rinfresca alla fontanella di villa Dante, si visita il vascone e con la nostra sportina di pesciolini ci si incammina lungo via Catania. Decidiamo di fare una sosta prima di risalire a casa così entriamo nella villetta compresa tra viale Europa, Via Battisti e via Ghibellina.

Il re delle granite e la villetta

Uscendo di casa pochino ultimamente, non sapevo che il famoso re delle granite Tedesco ci avesse fatto chiosco e tavoli. Per fortuna uno del rione – più vecchio di me, figuratevi – ci ha visti in difficoltà, accaldati, affaticati, e ci ha ceduto la sua sedia. Ben presto l’afflusso di avventori in fila per la granita è aumentato.

Spazio pubblico o privato??

La persistenza di sguardi interrogativi che scoccavano su di noi seduti senza consumare si è fatta imbarazzante. Eravamo in un bar, ospiti paganti di esercente privato? o in uno spazio pubblico, libero e aperto a tutti? come è possibile tutto ciò? è tutto regolare ai termini di legge?

Lettera firmata