sanità

Messina. “Ore di attesa per ricoverare i pazienti Covid”: la testimonianza del medico

MESSINA – “Siamo arrivati alle 13.28 e adesso, dopo due ore, siamo ancora in attesa di fare ricoverare la paziente. Questa situazione si ripete ogni volta con i pazienti Covid. Poi ci si lamenta che le autombulanze non arrivano in tempo quando c’è un’emergenza! Ore e ore ad attendere il ricovero, dal pronto soccorso, a cura del reparto Covid area grigia del Policlinico di Messina, in ambulanza e con lo scafandro, per proteggerci dall’epidemia. Non respiriamo”. A spiegare la situazione è il medico Biagio Micali, in servizio in un’ambulanza, con due soccorritori, che ha portato una signora da Scaletta Zanclea al Policlinico di Messina.

“L’area grigia Covid del Policlinico non ci dà una motivazione”

“L’area grigia Covid del Policlinico ci fa attendere a lungo”, evidenzia il medico. “Ogni volta è la stessa storia. Ore e ore di attesa e non comprendiamo il perché, dato che i posti liberi ci sono. Dobbiamo rimanere in ambulanza con tutto l’abbigliamento sanitario anti-Covid: ed ora fa anche caldo, non possiamo andare in bagno e aiutiamo i pazienti con l’ossigeno”.

Di certo, quando si sospetta che una persona possa essersi contagiata, le procedure diventano più lunghe e per chi si trova in ambulanza l’attesa diventa sfiancante.

“Piemonte e Papardo indisponibili”

“Anche un responsabile del 118 mi ha detto di evidenziare il disagio. Un’ambulanza da San’Agata Militello ha appena sbarellato. Ha atteso tre ore. Al Piemonte non potevamo andare perché è chiuso per sanificazione; il Papardo non era disponibile e il Policlinico, prima di iniziare le procedure di ricovero per pazienti di Covid, ci fa sempre attendere”, rimarca Micali.

AGGIORNAMENTO: la paziente è stata ricoverata intorno alle 16.15 di oggi pomeriggio, dopo due ore e 45 minuti di attesa. Abbiamo tentato di parlare con i responsabili del Policlinico, non riuscendoci, ma siamo a disposizione per un confronto sui problemi legati alla gestione Covid e sulle motivazioni che portano a queste attese. La nostra testata è consapevole degli sforzi enormi che il Policlinico e tutti i sanitari dei nostri territori stanno facendo per gestire la difficilissima situazione di epidemia.