Società

Messina. “Per pagare la Tari devo rinunciare a cose necessarie”

“Gentile redazione mi chiamo Maria Raffa e sono una cittadina molto amareggiata”. Così comincia l’amaro sfogo di una nostra lettrice: “Mentre il nostro sindaco festeggiava l’eliminazione dell’ultimo cassonetto, negli stessi giorni mi veniva recapitata una lettera dell’ufficio delle entrate con ingente importo da pagare per la Tari 2021.

In molte città italiane l’amministrazione comunale dà la possibilità alle famiglie disagiate di ottenere uno sconto o l’esenzione dalla tassa dei rifiuti ed anche la vecchia amministrazione aveva fatto lo stesso con le fasce più deboli della nostra città. Io stessa avevo usufruito di questa esenzione dato che il mio unico reddito è un misero assegno sociale. L’attuale sindaco ha deciso di non offrire questa opportunità ai suoi concittadini più deboli e già l’anno scorso ho dovuto fare enormi sacrifici per fare fronte alle spese per pagare gli anni 2019 e 2020 rinunciando a cose veramente necessarie che riguardano la salute. Ho capito quindi che non c’è nessuna speranza che questa amministrazione si prodighi per evitare questa enorme spesa a quei cittadini che già vivono di poco. Non ho letto neanche di qualche iniziativa del consiglio comunale in tale senso. Spero che il vostro giornale, così attento ai problemi dei cittadini e della nostra città, possa dedicare qualche riga a questo problema”.