Politica

Messina. “Perché De Domenico non si candida?”: lo sconcerto degli iscritti Pd

MESSINA – Un direttivo sereno, pronto a dare il via a una campagna elettorale regionale impegnativa ma con Franco De Domenico candidato alle regionali. Il segretario cittadino del Partito democratico sembrava aver superato le riserve e i dubbi, accigendosi a firmare la ricandidatura. Almeno così era parso ai componenti del direttivo Pd, in riunione mercoledì sera. Poi la doccia gelata di ieri: “Non mi ricandido e torno alle attività universitarie e professionali”.

In realtà, nonostante l’ottimismo di alcuni iscritti, De Domenico aveva confermato a Tempostretto l’intenzione di prendersi 24 ore prima di decidere, con la scelta finale nella mattinata di ieri.

Alcuni militanti, in particolare, si dicono disorientati perché l’ex candidato a sindaco sarebbe parso pronto a impegnarsi per la sua ricandidatura e per il partito. Un partito dal quale di fatto si sta allontanando, se consideriamo l’impatto simbolico e sostanziale che assume questa rinuncia.

La mancata riconferma di Navarra alle nazionali e la possibile attrazione centrista verso nuovi lidi

Con la mancata riconferma nelle liste nazionali del deputato Pietro Navarra, considerato ormai in viaggio verso il centrodestra o comunque più compatibile con aree centriste di Forza Italia, la strada dell’addio al Pd anche di De Domenico ormai è considerata inevitabile.

Il gruppo politico rappresentato dall’ex rettore, dopo aver puntato sull’ex direttore generale dell’Università di Messina come dirigente del partito e di recente candidato sindaco, ha preso atto dello scenario mutato. Da qui il passo indietro.

De Domenico torna alla sua professione e l’ipotesi Forza Italia per l’ex deputato Pd

Lo scenario più probabile è che De Domenico si dedichi, come ha annunciato, alla sua attività universitaria e professionale, mentre Navarra giocherà una nuova partita politica. C’è chi scommette su un suo futuro politico nel centrodestra, con un asse con Forza Italia e il candidato alla presidenza della Regione Schifani.

Alessandro Russo: “Il Pd senza rotta e senza coraggio”

Chi già da giorni aveva già manifestato il proprio malcontento è l’ex consigliere comunale Alessandro Russo, che ha parlato adesso di mancanza di “credibilità politica nel partito”. Così si è espresso su Facebook nei giorni scorsi: “Quando a fine settembre Cateno De Luca sarà presidente della Regione o in subordine Schifani, spero che qualcuno con un minimo senso del decoro e della dignità politica e personale nel Pd siciliano e nazionale chieda scusa al nostro mondo, al nostro elettorato e lasci una volta per tutte spazio a chi mette la propria faccia per questo partito, senza rotta e senza linea con coraggio da anni.
Chiedano scusa e se ne vadano”.
Aggiunge Russo: “Non solo al nazionale ma in Sicilia, un danno che non ha più limiti e confini. Imbarazzante. Perché questo meriterebbe il residuo mondo che continua a votare il Pd e il centrosinistra nonostante le loro linee incomprensibili, le loro tattiche di potere e di equilibrio, le loro incapacità a vedere una, che sia una, possibile linea politica che dia decorosa risposta di alternativa a sinistra, progressista e avanzata a un elettorato ormai totalmente disilluso. Chiedere scusa e andare via. Non c’è altro modo. Ma non lo faranno. Ovviamente. Hanno ottenuto tutto, tra capilista e posizionamenti in lista, tout va bien, madame la marquise!”.