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Messina, scoppia la polemica sulla fontana di Granatari

Una fontana antica che chi vive a Messina, e si è spostato almeno una volta verso la zona Nord della città o passando per la superstrada, ha sicuramente visto magari senza fermarsi a guardarla o a riflettere più di tanto sulla sua collocazione e se nascondesse qualche significato particolare.

Un’opera che adesso fa da spartitraffico nella rotonda ma che in passato era collocata al centro di Piazza del Popolo. Spostata durante il periodo fascista e usurata col passare del tempo e soggetta agli agenti atmosferici.

La vicenda

Diverso invece l’approccio del consigliere comunale Salvatore Sorbello. Negli ultimi giorni, con tanto di fotografie e mostrando, una non poca, cultura sull’argomento, ha avanzato l’ipotesi che la fontana abbia origini sataniste e quindi andrebbe rimossa.

Non sono dell’avviso i componenti del comitato Messina Nord che hanno risposto al consigliere invitandolo a prodigarsi più che per la distruzione della fontana a verificare lo stato dei lavori di restauro in ritardo di anni rispetto a quanto dichiarato.

“Restaurare la fontana”

Per i residenti la Piazza di Granatari, dove si può trovare la fontana, fino agli anni ’70 era la piazza delle famiglie. Una piazza viva dove prima di scendere lungo la strada che portava al mare ci si fermava a mangiare il gelato in davanti alla fontana che abbelliva.

Neanche prendono in considerazione l’idea del consigliere che vorrebbe “far saltare in aria” l’opera; anzi rilanciano, già che il consigliere si interessa, chiedendo a lui di far luce su dei lavori di restauro che portino alla valorizzazione della stessa con tutta la piazza.

Anni fa, dietro richiesta del Comitato, il Comune aveva risposto che l’opera era stata inserita nel progettoPercorsi d’acqua tra memoria e tradizioni. Interventi di restauro, riqualificazione e valorizzazione delle principali fontane nei centri originari dei villaggi della zona sud”.

Lo scambio, tra Comitato civico di Quartiere “Messina Nord” e il Comune di Messina Dipartimento arredo urbano, era avvenuto a marzo 2019. Da allora, lamenta il Comitato, i lavori non sono ancora iniziati e magari, scrivono, potrebbe essere Sorbello a chiederne conto in Consiglio Comunale.

La teoria di Sorbello

Al momento il consigliere non ha risposto, ma ha continuato a rilanciare la sua teoria che vedrebbe la fontana come un’opera dei satanisti. Sul suo profilo Facebook in cui afferma che sull’opera è presente il simbolo Omega, che sta a significare la fine e Satana.

Secondo questa simbologia invece l’Alpha rappresenterebbe l’inizio e Cristo, se presenti insieme i due simboli il primo vincerebbe sul secondo in un circolo. In questo caso però il consigliere vuole la nomina di un esperto della Curia che certifichi le possibilità sataniste attorno alla fontana. Alludendo che magari anche il simbolo Alpha era presente, distrutto nella rovina dell’opera, a quello Omega, ancora visibile.

“O si restaura e riportandola al centro di Piazza del Popolo – scrive il consigliere – previo accertamento delle origini non sataniste, oppure, si fa saltare in aria”. Infine Sorbello concorda con il comitato quando chiosa: “Certamente non ha senso tenerla in quelle condizioni”.