Messina Servizi: la crescita del 2021 e gli obiettivi 2022 tra Pef, Tari e stabilizzazione di 147 dipendenti

MESSINA – La differenziata, i cassonetti tolti dalle strade cittadine, lo scontro sul Pef con il Consiglio comunale, lo spazzamento, le critiche e le percentuali positive raggiunte. Per Messina Servizi Bene comune il 2021 è stato un anno pieno di attività. La società in house di servizi ambientali del Comune di Messina ha visto incrementare la raccolta differenziata porta a porta, ha incassato le critiche e ora si prepara all’imminente 2022. Il presidente Giuseppe Lombardo, raggiunto telefonicamente, ci ha parlato del prossimo piano economico finanziario, l’ormai celebre Pef, ma anche di 2021 e di cosa serve nel 2022.

Lombardo: “Stabilizzeremo 147 dipendenti. Tari? Si ridurrà”

“Riguardo al Pef, parliamo di un aumento di un milione e mezzo rispetto al 2020 – ci spiega Lombardo – C’è la volontà di trasformare i contratti a tempo determinato in contratti indeterminati e parliamo dei famosi 147 dipendenti. Abbiamo fatto un Pef che include anche questi costi, oltre a costi maggiori per il personale perché è stato aggiornato il contratto collettivo nazionale per il settore ambiente. Nella rivalutazione che abbiamo fatto ci saranno circa 500mila euro in più di costi per l’adeguamento contrattuale. Il costo del personale, altri investimenti che si vogliono fare e la riorganizzazione varia impatteranno per un milione e mezzo in più rispetto al 2020”. Il presidente di Messina Servizi però aggiunge, riferendosi alla Tari, che “ci sono stati ottimi risultati con la raccolta differenziata, quindi maggiori ricavi, e contemporaneamente minori costi di smaltimento in discarica, ma sono aumentati in proporzione quelli dell’umido. La tariffa si ridurrà di qualche punto”.

Raccolta differenziata: nel 2022 obiettivo 60 per cento

Capitolo raccolta differenziata. I dati diffusi dall’azienda sono molto positivi e già ieri Messina Servizi ha parlato della crescita realizzata nel 2021. “A livello di percentuale, su media annua, abbiamo superato il 40% di raccolta differenziata – ci spiega Lombardo – e questo ci ha permesso di poter partecipare come Comune all’assegnazione della Bandiera Blu: era un requisito essenziale. Nel secondo semestre, invece, da quando abbiamo eliminato del tutto i cassonetti a maggio, abbiamo superato il 53% di media. Significa che siamo oltre la media nazionale registrata dalle 15 città italiane con più di 200mila abitanti. Questo è il nostro termine di paragone. La media del 2020 a livello annuo di queste 15 città è del 40%, attendiamo quella del 2021 ma sappiamo che non saranno cresciute di molto. Per questo posso affermare che siamo oltre il livello nazionale. L’obiettivo per il 2022 sarà avere una media annuale che sia oltre il 50% e verso il 60%. Vogliamo raggiungere la media del 65%, ma nel prossimo anno sarà impossibile. Da gennaio partiremo sicuramente dal 56 o 57%, per questo puntiamo al 60%. Sono numeri che hanno soltanto città come Milano, Parma, Padova, delle vere eccellenze, che differenziano da decine d’anni e hanno impianti propri. Non è la stessa cosa”.

Lombardo: “Nel 2022 vogliamo migliorare il servizio”

“Noi vorremmo migliorare ancora il servizio, sappiamo che è da migliorare e vogliamo farlo – conclude il presidente Lombardo – Per ottenere questo risultato ci serve rendere ancora più incisiva la comunicazione, per aiutare i cittadini, perché vanno supportati in questo percorso. Il Covid ci ha penalizzato, perché in programma avevamo molti incontri nelle scuole o nelle parrocchie per parlare di raccolta. E inoltre vorremmo migliorare la gestione del verde pubblico, che per la prima volta è stato assegnata l’anno scorso. Parliamo di un servizio che vogliamo mettere bene a regime perché incide molto su Messina: il verde curato, rende più bella la città che ha vantaggi in termini di decoro. Questi sono i nostri obiettivi per il 2022”.