Sei anni e 4 mesi di condanna e il pagamento di 40 mila euro alla famiglia della ragazzina: è questa la sentenza stabilita per l’istruttore di ginnastica di Messina protagonista dello “scandalo” delle sexy chat con l’allieva minorenne. L’uomo è stato giudicato in abbreviato dal giudice per l’udienza preliminare Tiziana Leanza.
Una condanna giudicata severa per l’avvocato Nino Cacia, che difende l’istruttore: “In attesa di leggere le motivazioni che saranno oggetto di puntuale impugnazione, posso solamente esprimere il disappunto circa la scelta del giudicante di non apprezzare in alcun modo il contegno processuale dell’imputato, il quale oltre ad ammettere taluni addebiti (escludendo con decisioni gli altri) ha offerto una congrua somma alle parti civili costituite a titolo risarcitorio. La scelta di non accettare la contestazione suppletiva formulata dal Pm relativa ad una ulteriore ipotesi di reato, non muta – ad avviso dello scrivente – il rammarico per una decisione che si appalesa oltremodo severa. “
Alla scorsa udienza l’Accusa aveva infatti chiesto di contestare anche la violenza sessuale all’istruttore. Richiesta che il giudice non ha accolto, decidendo la condanna per atti sessuali con minore.