Messina terra dei fuochi. Discariche abusive e rifiuti bruciati, gran lavoro per la Polizia Locale VIDEO

Messina terra dei fuochi. Discariche abusive e rifiuti bruciati, gran lavoro per la Polizia Locale VIDEO

Redazione

Messina terra dei fuochi. Discariche abusive e rifiuti bruciati, gran lavoro per la Polizia Locale VIDEO

martedì 09 Agosto 2022 - 10:07

Il rapporto degli interventi di luglio sulla falsariga dei precedenti. Illeciti senza sosta

Discariche abusive, rifiuti bruciati e una serie di altri illeciti. Ecco il rapporto di luglio del reparto di Polizia Ambientale, alla guida del vice comandante Giovanni Giardina e degli ispettori Cosimo Peditto e Giacomo Visalli, con il coordinamento del comandante Stefano Blasco.

Maxi discarica abusiva

I vigili hanno chiuso il cerchio su un’indagine avviata nel 2021 che aveva consentito di accertare le responsabilità di una nota azienda messinese operante in città nell’ambito del ciclo dei rifiuti.

A completamento delle indagini, la Procura di Messina ha disposto il sequestro di due aree, cinque autocarri e due mezzi d’opera, tutti utilizzati per tale attività; 40mila metri quadri di territorio cittadino ove sono stati conferiti rifiuti da demolizione in assenza di alcun titolo, camuffandoli da “materiale riciclato”. Acquistati i terreni e depositati due progetti di riqualificazione agricola, sono stati conferiti rifiuti oltremisura tanto da creare una discarica abusiva senza precedenti mentre nessuna traccia delle specie arboree da piantumare.

Rifiuti bruciati

In un altro caso è stato accertato, mediante la videosorveglianza privata, l’abbandono e la combustione, nei primi giorni di luglio, nell’arenile adiacente la rada San Francesco, di rifiuti ad opera di una persona dedita a tale attività; le indagini avviate dagli agenti hanno poi permesso di individuare il luogo dove operava ed il cospicuo giro d’affari che aveva organizzato. Dai rifiuti, primariamente rottami ferrosi, che l’uomo gestiva con più autocarri alla gestione di un locale commerciale con tanto di somministrazione di alimenti e bevande oltre prodotti per la casa, il tutto senza alcuna autorizzazione e mediante un manufatto abusivamente realizzato a servizio di un complesso di edilizia popolare della zona nord della città. A contribuire al degrado della località vi erano altre due persone, anche loro operanti nell’ambito del ciclo abusivo dei rifiuti. Dai rottami ferrosi, spesso costituiti da Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), che venivano smantellati sul posto in dispregio alle normative in vigore con grave danno alle persone ed all’ambiente per via dei gas sprigionati nell’atmosfera, hanno tratto profitto, separando le parti in materiale prezioso per poi rivenderlo altrove. La parte rimanente veniva smaltita mediante combustione. L’attività si è conclusa con il sequestro di cinque autocarri, del manufatto abusivo e la denuncia del responsabile. L’uomo è stato arrestato per aggressione e sottoposto al rito direttissimo il giorno successivo a seguito della convalida dell’arresto.

Scarti di lavorazione in un parcheggio

Un’altra attività investigativa ha permesso di individuare i responsabili di un’illecita gestione ai danni del Comune, accertando il conferimento di scarifica stradale proveniente da un appalto pubblico in un’area privata piuttosto che in discarica, come da capitolato. L’indagine è nata dall’attività di controllo del territorio che ha poi portato gli uomini della Polizia Ambientale a rintracciare i responsabili dell’impresa appaltatrice che ha smaltito circa 60 metri cubi di rifiuti, trattandoli come materiale da spargere in un parcheggio come piano di calpestio. Denunciate due persone, sono stati sequestrati i cumuli di fresato d’asfalto in attesa della bonifica ad opera dei responsabili, dopo che la Procura avrà sciolto il vincolo ed autorizzato l’iter per lo smaltimento.

Box abbandonato in spiaggia

Nella zona sud della città è stato individuato il responsabile di un’occupazione abusiva di area demaniale mediante abbandono di un box utilizzato parecchi anni fa come locale bagno di un lido balneare. Anche in questo caso il manufatto verrà rimosso ad opera del denunciato.

Fumo nero

Sempre in zona sud un uomo è stato colto in flagranza mentre smaltiva, mediante combustione, i rifiuti prodotti dalla ditta per la quale lavorava. La coltre di fumo nero, sprigionata dai materiali plastici, ha attirato l’attenzione degli agenti che alle 6 del mattino sono intervenuti, sequestrando l’area e denunciando l’operaio ed il titolare della ditta.

Musica ad alto volume

Proseguono, insieme ad Arpa Sicilia, anche i controlli sulle immissioni sonore da parte di locali commerciali: denunciate due persone titolari delle attività e verbalizzate per una sanzione di circa 2.000 euro.

Demolito chiosco in via Palermo

Demolito, infine, il chiosco di via Palermo, a pochi passi da piazza Muricello. Era stato incendiato anni fa e l’ex gestore non aveva mai provveduto alla demolizione, come da ordinanze sindacali. Ci ha pensato Messina Servizi, che ha anche smaltito i detriti.

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Un commento

  1. SE PARLI CON LORO VA TUTTO A MERAVIGLI😄

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