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Messina. Trimarchi: “Carola è una trans”. Il sindaco: “Chiedi scusa o te ne vai”

MESSINA – Un post su Facebook, si parla di Carola Rackete, la comandante della nave Sea Watch, che ha attraccato a Lampedusa pur senza autorizzazione. Un quotidiano del Nord Italia discute del suo abbigliamento, una persona chiede: “ma com’era vestita?”; l’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune di Messina, Enzo Trimarchi, risponde: “da trans quale e“, persino senza accento sulla e.

Ma quello può essere un errore di battitura. Ciò che ha scatenato le polemiche, prima sui social e poi anche da parte del sindaco Cateno De Luca, è il fatto che l’assessore abbia etichettato come “trans” la comandante. Non perché sia un insulto, ovviamente, ma perché l’assessore, tra l’altro alla cultura, l’ha usato in senso dispregiativo.

“Chiami Rosario Duca (il presidente dell’Arcigay di Messina, ndr) – ha detto in pubblico il sindaco all’assessore Trimarchi – e gli fai le tue scuse. Se le accetta, non faccio provvedimento di revoca, sennò è pronto. Io sono l’uomo più peccatore del mondo ma le discriminazioni non mi piacciono”.

“Ma stavamo scherzando – ha risposto Trimarchi -, era un siparietto. Comunque non ho problemi, lo chiamo subito”. Poi il chiarimento nel corso di un incontro distensivo. Martedì alle 9.30, nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca, Trimarchi incontrerà Duca e altri rappresentanti dell’associazione.

Nel frattempo, l’esponente della giunta De Luca si è sospeso dalla carica di assessore. “Non parteciperà ai lavori di giunta e non svolgerà le sue funzioni fino a quando non ci sarà un pubblico chiarimento già fissato per il prossimo martedì”, spiega il sindaco.