Si dichiara innocente ma resta in carcere la donna che ha picchiato e rapinato un’anziana

Resta in carcere Angela Albano, la 41enne arrestata mercoledì scorso dalla Polizia per aver picchiato a sangue e rapinato una donna di 73 anni nella sua abitazione di via San Paolino. Il gip Maria Vermiglio, che oggi l’ha interrogata, ha convalidato l’arresto e applicato la misura di custodia in carcere ritenendo sussistenti le esigenze cautelari. La Albano, assistita dall’avvocato Nino Cacia, si è difesa rispondendo alle domande del giudice. Ha respinto tutte le accuse, ha detto che non commetterebbe mai un reato così crudele come picchiare selvaggiamente una donna e al massimo, in caso di necessità, potrebbe commettere qualche furto per procurarsi da mangiare. La donna si è detta disponibile a sottoporsi alle analisi del sangue per la comparazione del DNA con le tracce ematiche rinvenute all’interno della casa di proprietà della signora rapinata. Una conferma –secondo il suo legale – della estraneità della Albano ai fatti contestati. Ma gli investigatori sono d’avviso contrario anche per la presenza di alcuni testimoni. La donna, insieme con un complice, ancora ricercato, ha bussato alla porta dell’abitazione della 74enne, presentandosi come addetta dell’Amam. Quando l’anziana a aperto i due, armati di pistola, l’hanno colpita con dei calci alla schiena e violenti pugni al volto. Quindi hanno tentato di tapparle la bocca con del nastro adesivo, mettendole una busta di plastica in testa per evitare che invocasse aiuto e si sono impossessati di un anello ed un bracciale d’oro e di un orologio. Poi sono fuggiti a piedi. Grazie alla descrizione fisica e degli abiti fornita dalla vittima e da un vicino di casa che ha notato l’Albano fuggire, la rapinatrice è stata individuata ed arrestata. Fra l’altro l’anziana ha riconosciuta Angela Albano anche nelle immagini dell’album fotografico mostratole dalla Polizia. La 73enne è stata poi ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Terapia Intensiva del Piemonte.