Sbloccati i soldi, la Tesoreria regionale fa marcia indietro

Dopo mezza giornata di passione la buona notizia da Palermo è arrivata. La Tesoreria centrale ha sbloccato i 2.900.000 milioni di euro che Messinambiente attende dallo scorso mercoledì, giorno in cui il commissario Croce aveva firmato il mandato di pagamento degli stipendi. La notizia di ieri sera del congelamento del finanziamento, atteso per pagare lo stipendio di ottobre ai 534 lavoratori e che darà una leggera boccata d’ossigeno, oggi aveva nuovamente gettato nel caos la partecipata. Questa mattina tra Palazzo Zanca e Palermo è stata davvero una corsa contro il tempo per trovare una soluzione. Il commissario dell’Ato3 Michele Trimboli è stato al Comune per capire che margini c’erano per far arrivare subito questi soldi. Il commissario di Messinambiente Armando Di Maria è andato invece a Palermo anche per provare a sbrogliare questa matassa. Gran lavoro anche per il commissario Croce che ha tentato il tutto per tutto per sbloccare i 2.900.000. Senza quelli i lavoratori resterebbero a bocca asciutta e la raccolta rifiuti rischia di andare di nuovo in tilt. A causare il congelamento dei soldi la mancata approvazione del bilancio di previsione 2012 e l’impossibilità di far ricorso a una nuova anticipazione di cassa. Il capo di gabinetto di Palazzo Zanca Loredana Sciglio e il ragioniere generale Ferdinando Coglitore questa mattina hanno prodotto una nuova documentazione dettagliata che è stata subito inviata alla Tesoreria per fornire quelle garanzie che si sperava bastassero per far fare un passo indietro. Passo indietro che per fortuna c’è stato. Il commissario Di Maria già questa mattina sperava di avere buone notizie entro oggi, più preoccupato Trimboli che non ricorda una situazione tanto grave prima d’oggi. Al momento Messina è indietro di quattro mensilità, tre se arrivano questi 2.900.000, per quanto riguarda l’erogazione dei finanziamenti regionali per la gestione rifiuti. “Andiamo avanti alla giornata”, dicono i due commissari. Dei soldi, che a questo punto dovrebbero arrivare tra stasera e domani, quasi due milioni serviranno per lo stipendio, il resto per saldare parte della mole dei debiti di Messinambiente. L’Ato3 potrebbe anche decidere di destinarne una parte per il pagamento della discarica, ma fare i conti senza l’oste al momento è inutile. Intanto i lavoratori oggi hanno garantito il servizio, la tensione però in autoparco sale sempre più. I sindacati stanno monitorando l’evolversi della vicenda, la priorità, dice Clara Crocè della Fp Cgil, sono gli stipendi. (Francesca Stornante)