Promesse non mantenute, da lunedì lavoratori di Messinambiente pronti a fermare la raccolta

Presi in giro. Si sono sentiti presi in giro i lavoratori di Messinambiente che dopo la protesta dei giorni scorsi a Palazzo Zanca avevano deciso di concedere ancora una volta fiducia all’amministrazione Accorinti. Il vice sindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino aveva garantito che entro le giornata di ieri avrebbero avuto lo stipendio. Ma la promessa non si è concretizzata.

E così in serata si è scatenata la rabbia e la frustrazione degli operatori. Hanno saputo che i loro stipendio di dicembre non arriverà prima del 7 febbraio, queste le notizie giunte da Palazzo Zanca e che hanno gettato nello sconforto i lavoratori che si sono ritrovati nell’autoparco di via Salandra per i turni di raccolta che dovevano partire alle 21 e alle 22.

Non possiamo più andare avanti, ci sentiamo presi in giro. Molti di noi non hanno neanche più i soldi per venire a lavorare, tutto questo è umiliante” racconta uno degli operatori di Messinambiente che insieme ai colleghi si è fermato per circa due ore in autoparco, per una protesta spontanea, figlia di stanchezza ed esasperazione.

Quasi subito si sono precipitati in via Salandra il liquidatore Giovanni Calabrò e il direttore tecnico Roberto Lisi, hanno cercato di placare le ire dei lavoratori, una cinquantina di operatori che minacciavano di bloccare raccolta e servizi già da stanotte. Dopo un lungo confronto, dopo lo sfogo amaro di tanti operatori, dopo i tentativi di mediazione del liquidatore Calabrò, i lavoratori hanno deciso di fare un ultimo sacrificio. I turni di ieri sera sono partiti in ritardo rispetto alla tabella di marcia, ma per questo week end la raccolta andrà avanti e si cercherà di limitare disagi e disservizi alla città, anche in vista della giornata domenicale che non consentirà il conferimento in discarica. Da lunedì però potrebbe scattare lo stop dei servizi.

I lavoratori si sono dati appuntamento a Palazzo Zanca e hanno intenzione di non mollare più. Sono pronti a incrociare le braccia perché non ce la fanno ad aspettare almeno fino al 7 febbraio per avere lo stipendio di dicembre, mentre nel frattempo sarà maturato anche quello di gennaio.

Una situazione uguale a quella dei servizi sociali che in questi giorni hanno scioperato, manifestato, invaso il consiglio comunale. Sono le conseguenze del ritardo e della mancata approvazione del bilancio di previsione 2015. L’elenco si allunga giorno dopo giorno, prima le mense, poi i riscaldamenti nelle scuole, i lavoratori delle cooperative sociali, adesso Messinambiente. Una situazione incandescente che rischia di vedere Palazzo Zanca ancora una volta sotto assedio. Al momento nel silenzio dell’amministrazione.

Francesca Stornante