Condotta puntellata a Calatabiano. Termini: “Non è sufficiente, il pericolo è sempre imminente”

Si sta lavorando, a Calatabiano, per mettere in sicurezza il terreno franato nei giorni scorsi in seguito alle ultime piogge. Il luogo è sempre lo stesso, quello dove sono posati i quattro tubi flessibili che, in alcuni punti, sono rimasti sospesi nel vuoto. Stamane rappresentanti di Amam, Protezione Civile e Comune di Calatabiano si sono recati sul posto per valutare la situazione che, al momento, sembra leggermente meno preoccupante solo perché le condizioni atmosferiche sono in miglioramento.

Si tratta, però, dell’ennesimo campanello d’allarme. L’ultima volta, nello scorso mese di luglio, i tubi flessibili erano andati a fuoco. Ora, sostituiti, si temono le piogge. Sono trascorsi 11 mesi da quando la collina è franata sui tubi dell’acquedotto ma, nonostante la situazione richieda la massima urgenza d’intervento, nulla è stato fatto. La Protezione Civile aveva promesso la pubblicazione della gara d’appalto per la messa in sicurezza della collina entro Ferragosto ma, oltre un mese dopo, non c’è ancora nessuna notizia.

“Dopo il sopralluogo – dice il presidente dell’Amam, Leonardo Termini – sono rimasto perplesso sulle azioni che vuole porre in essere la Protezione Civile, vorrei capire meglio, perché non ci si può limitare solo ad un parte. Nel frattempo abbiamo puntellato con dei sostegni in acciaio la parte della condotta che era rimasta sospesa ma l’emergenza potrà cessare solo nel momento in cui il versante sarà consolidato. Il pericolo è noto, prevedibile e imminente. Non c’è un cronoprogramma e non sappiamo, da un anno a questa parte, quando la Protezione Civile interverrà”.

L’urgenza, in questo momento, riguarda la messa in sicurezza della collina di Calatabiano. Ma, facendo gli scongiuri del caso, anche stavolta non sarebbe comunque possibile utilizzare direttamente la condotta dell’Alcantara. “Anche su questo fronte – conclude Termini – non abbiamo alcuna notizia. Una condotta principale della città è interrotta da sei anni, senza che sia rispettata la convenzione tra Siciliacque e la Regione che prevede il mantenimento delle reti in efficienza”.

(Marco Ipsale)