Altra settimana tipicamente estiva, massime sopra i +30°C

L’anticiclone di matrice sub-tropicale continua a resistere sul bacino centrale del Mediterraneo, apportando sostanziali condizioni di tempo stabile, caldo di giorno e soleggiato. Insomma il tipico tempo di luglio, periodo in cui la cintura “anticiclonica sub-tropicale” raggiunge il suo massimo posizionamento settentrionale, spingendosi fino al cuore del Mediterraneo.

Anche i prossimi giorni, malgrado un temporaneo ricambio d'aria per l'arrivo dei venti nord-occidentali, saranno dominati dal tipico tempo estivo, con prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi, mentre il soffio delle brezze di mare contribuirà a mantenere le temperature su valori non superiori alla soglia dei +30°C +31°C. Solo nelle aree più interne, soprattutto all’interno delle conche e delle vallate della provincia riparate dalle brezze termiche di mare, si potranno registrare valori massimi sui +33°C +34°C. Anche i prossimi giorni saranno caratterizzati da tempo stabile e soleggiato su tutto il messinese, grazie all’azione stabilizzante dell’alta pressione sub-tropicale che richiamerà aria ulteriormente secca in quota che renderà i cieli sereni o prevalentemente poco nuvolosi.

I venti, causa la presenza di un “gradiente barico" lasco, soffieranno da deboli a moderati dai quadranti settentrionali, presentando locali rinforzi da Nord solo sullo Stretto di Messina e costa ionica. I mari di conseguenza si mostreranno tutti poco mossi, con qualche increspatura in più fra Tirreno, domani, e sullo Stretto di Messina. P

roprio sullo Stretto di Messina la calura estiva sarà mitigata dalla moderata ventilazione da Nord legata al famoso “vento Cavaliere” che spirerà con raffiche sui 30-35 km/h lungo i litorali della zona sud della città. Questo tempo dai tipici connotati estivi ci terrà compagnia ancora a lungo, fino al prossimo fine settimana. Al momento non si intravedono, nel medio e lungo termine, segnali di cambiamento, tanto che l'anticiclone sub-tropicale continuerà a stazionare sul bacino del Mediterraneo ancora a lungo.

Daniele Ingemi