Ancora tempo mite e soleggiato, ma occhio agli sbalzi termici fra giorno e notte

Il ritorno dell’alta pressione, lungo il bacino centrale del mar Mediterraneo, oltre a scacciare verso la Grecia l’ultima perturbazione atlantica che aveva penalizzato il weekend, ha riportato il bel tempo su Sicilia e Calabria, garantendo condizioni di tempo stabile e soleggiato, con ampi spazi di cielo sereno o poco nuvoloso e soleggiamento diurno pressoché ininterrotto. Queste condizioni atmosferiche, più tipiche per il mese di Maggio che per Aprile, continueranno a dominare l’intero arco di settimana, prefigurando un inizio weekend all’insegna dei cieli poco nuvolosi o al più parzialmente nuvolosi. Solo nel pomeriggio di venerdì e durante la giornata di sabato, lungo l’area dello Stretto di Messina, potranno affacciarsi degli annuvolamenti, capaci in parte di offuscare la coltre celeste, rendendo il cielo un po’ lattiginoso. Nonostante il prolungato soleggia mento diurno bisognerà tenere presente che fra il giorno e la notte si potranno presentare ampie escursioni termiche. Difatti, di giorno, in città, come negli altri centri rivieraschi della provincia, il termometro varcherà agevolmente la soglia dei +20°C +21°C. Ma durante le ore notturne, grazie anche all’effetto delle deboli correnti dai quadranti settentrionali, la colonnina di mercurio potrà scivolare sotto la soglia dei +12°C +13°C, rendendo l’atmosfera ancora un po’ frizzantina, specie in città, esposta ai venti dello Stretto. Questi sbalzi termici, fra giorno e notte, seppur non molto pronunciati, per una città di mare come Messina verranno avvertiti maggiormente dalla popolazione, visto l'incidenza dell'umidità relativa, piuttosto elevata, e della ventilazione costante. I venti soffieranno in genere deboli, ma con locali rinforzi sullo Stretto, mentre i mari si presenteranno poco mossi. Per un cambiamento più radicale forse bisognerà attendere fino alla giornata di domenica e alla settimana successiva, anche se con molta probabilità le organizzate perturbazioni atlantiche continueranno a navigare oltre i 50° di latitudine nord, tenendosi a debita distanza dall’area dello Stretto di Messina. (Daniele Ingemi)