Colata gelida dai Balcani, un fine anno da battere i denti

Mentre le APP meteo di certi siti e i meteorologi nazionali annunciano un fine anno all’insegna del clima insolitamente mite e soleggiato, come se il territorio italiano si fermi alla pianura Padana o all’area della capitale, una ondata di gelo dalla penisola Scandinava si versa a capofitto in direzione dei Carpazi e dei Balcani, avvicinandosi alle nostre regioni più meridionali e alla Sicilia. Difatti l’elemento saliente della fine del 2016 sarà rappresentato dal freddo, di origine continentale, che dai bassopiani innevati della Bielorussia e della Polonia riuscirà a traboccare sullo Ionio, tramite la porta delle Alpi Dinariche. Si tratta di una configurazione tipica delle grandi ondate di freddo che investono le regioni adriatiche e l’estremo sud Italia, lasciando a secco il resto del territorio nazionale che anche nei prossimi giorni farà i conti con temperature massime elevate (complice anche il “foehn” alpino) e clima anticiclonico. Una prima parte di quest’aria fredda e molto pesante, appena addossata sui Balcani, già dalla serata di domani comincerà ad affluire sullo Ionio e sul basso Tirreno, raggiungendo il messinese sotto forma di freddi venti di tramontana e maestrale che faranno piombare la colonnina di mercurio ben al di sotto dei +10°C a livello del mare, rendendo il clima sempre più instabile e frizzantino. Quest’aria fredda, di estrazione polare continentale (quindi freddo ancora più pungente nei bassi strati), verrà preceduta da un fronte freddo da nord che nel corso della serata di domani, dopo aver attraversato la Campania e la Basilicata, si porterà sul messinese e sullo Stretto di Messina, causando un rapido aumento della nuvolosità associato a delle piogge sparse e a qualche breve rovescio notturno, maggiormente probabile sulle coste tirreniche e sui quartieri della zona nord di Messina. In nottata, causa il sensibile abbassamento di quota dello “zero termico”, fra i Nebrodi e i Peloritani le precipitazioni potranno assumere prevalente carattere nevoso, dapprima sui 900-800 metri, ma con quota neve in notevole calo nel corso della mattinata del 29.

Ma l’aria fredda comincerà a fare il suo ingresso nel messinese nel corso della giornata di giovedì 29 dicembre, allorquando gelidi venti di tramontana piloteranno le masse d’aria fredda d’estrazione balcanica in direzione della Sicilia e dello Ionio, provocando un brusco calo delle temperature, con valori che potranno scendere anche al di sotto dei +0°C sulle località montane di Nebrodi e Peloritani, dove il freddo si farà intenso anche nelle ore diurne. A livello del mare passeremo da massime giornaliere non superiori ai +8°C +9°C a minime che potranno toccare anche i +5°C +6°C, se non pure qualcosina in meno, visto il soffio di sostenuti e gelidi venti di tramontana che ci faranno percepire sulla pelle valori molto più bassi di quelli reali, prossimi ai +0°C. Per questo vi consiglio di tirare fuori dagli armati giubbotti pesanti, sciarpe e guanti in vista della tagliente tramontana. Ancora vige qualche piccola incertezza riguardo l’intensità delle precipitazioni (nevose) che accompagneranno questa ondata di freddo, fra il 29 e il 30 dicembre, visto anche i notevoli divari termici che si verranno a creare fra lo scorrimento dell’aria molto fredda sopra le ancora relativamente tiepide acque superficiali del basso Tirreno. Dai recenti aggiornamenti pare che il nucleo gelido in quota, quello che serve per instabilizzare la colonna d’aria per generare precipitazioni di una certa intensità, si fiondi proprio sullo Ionio, davanti le nostre coste, generando autentici temporali di neve in prossimità delle coste greche. Ma visto le notevoli difficoltà riscontrate dai principali centri di calcolo internazionali non si può escludere qualche sconfinamento un po' più ad ovest che coinvolgerebbe più direttamente pure il messinese, con buone possibilità di vedere delle nevicate, sparse ed intermittenti, fino a quote collinari, se non addirittura di bassa collina.

Daniele Ingemi