Ecco perchè il Messinese rischia piogge abbondanti nel corso della settimana

Come previsto il ponte di Ognissanti è trascorso all’insegna di condizioni di tempo stabile e prevalentemente soleggiato, grazie al ritorno dell’alta pressione sub-tropicale, che è riuscita a stabilizzare la colonna d’aria in riva allo Stretto di Messina, dopo giorni di tempo instabile e inaffidabile. Purtroppo questa fase di tempo stabile e soleggiato ha già ore le contate, a causa della formazione, nel corso della nottata fra martedì 4 e mercoledì 5 Novembre, di un profondo ciclone extratropicale, fra Tunisia e Canale di Sicilia, che avrà il merito di convogliare verso le regioni meridionali un intenso e umido flusso di correnti sciroccali, che già dalla serata di martedì cominceranno ad investire lo Stretto di Messina, con una impetuosa ventilazione da S-SE, in ulteriore intensificazione dalla giornata di mercoledì, quando sullo Stretto il vento supererà la soglia d’attenzione. Questo flusso caldo e molto umido, nel corso delle giornate di mercoledì 5 e giovedì 6 Novembre, investirà in pieno la Calabria e la Sicilia, determinando una marcata fase di maltempo, accompagnata da piogge persistenti e possibili manifestazioni temporalesche che si svilupperanno lungo la coda dell’intenso flusso sciroccale sullo Ionio, con fenomeni anche di forte intensità che a cavallo fra le giornate di giovedì 6 e venerdì 7 Novembre potrebbero investire in pieno le coste del messinese ionico e la città. Tali precipitazioni potrebbero essere enfatizzate dall’interazione dell’umido flusso da SE, carico di umidità, con i monti Peloritani, i quali con la loro mole costringeranno l’aria calda e umida, proveniente dallo Ionio, a salire bruscamente di quota. Questa salendo molto velocemente ad una certa quota tenderà a raffreddarsi condensandosi (raggiungendo il punto di saturazione) in imponenti nuvolosi scuri in continua rigenerazione sul versante orientale dei Peloritani. Ma tale dinamica orografica potrà agevolare lo sviluppo di insidiosi temporali, specie lungo il crinale fra Etna e monti Peloritani, visto lo sviluppo di poderosi moti ascensionali lungo il versante ionico di tali rilievi, alimentati dal continuo flusso sciroccale.

Una volta formati sopra la cima dell’Etna e dei Peloritani questi temporali, agganciati in alta quota dai fortissimi venti da SO attivi sopra gli 8000-9000 metri, rischiano di andare alla deriva sul messinese, portando precipitazioni anche molto abbondanti su aree piuttosto ristrette. Ma oltre alle precipitazioni, a tratti anche abbondanti, questa ondata di maltempo potrebbe rendersi problematica anche per l’attivazione di mareggiate davvero significative, capaci di creare danni e disagi lungo i litorali della costa ionica messinese, e sulle spiagge della zona sud della città, particolarmente esposte alle onde sollevate dai forti venti di scirocco che agiscono sul basso Ionio. Una particolare attenzione va proprio al litorale di Galati e di Santa Margherita (il tratto limitrofo alla foce del torrente Santo Stefano) che in caso di mareggiata, anche moderata, con onde alte anche più di 3.5 – 4.0 metri, rischiano di subire danni veramente ingenti, con una sensibile accelerazione del fenomeno dell’erosione indotto dalla furia dei marosi. La situazione come vediamo è davvero delicata, non ci rimane che monitorare con attenzione i nuovi aggiornamenti dei modelli matematici, sperando in un nuovo ritrattamento sull’intensità di questa ondata di maltempo incombente.

Daniele Ingemi